Chris Brown è stato condannato dalla Corte Suprema a un anno di prigione per aver violato la libertà vigilata picchiando un uomo all'uscita del suo hotel di Washington D.C. lo scorso ottobre. La sentenza è stata ridotta però a quattro mesi (per la precisione 131 giorni) dato il periodo già trascorso in cella del rapper, il soggiorno in rehab e la buona condotta. Il 25enne è apparso in tribunale lo scorso venerdì, supportato dalla madre e da altri amici.
Il cantante ha ammesso, mentre veniva interrogato dal giudice Brandlin durante l'udienza, di aver commesso il crimine a Washington, ripentendo una serie di "Sì, signore" alle domande poste. Chris era in libertà vigilata dal 2009 per aver pestato violentemente la sua fidanzata dell'epoca Rihanna dopo la cerimonia dei Grammy Awards e ci rimarrà, per ordine del tribunale, fino al 23 gennaio dell'anno prossimo. Brown dovrà anche completare il resto delle 1000 ore di servizi per la comunità a cui era stato condannato in precedenza dopo il rilascio. Il giudice ha aggiunto di aver tenuto conto del fatto che Chris era relativamente giovane quando ha attaccato Rihanna e che soffriva di una malattia mentale che gli è stata diagnosticata solo di recente.