E' il suo debutto alla corte di Strasburgo. Amal Alamuddin è stata accolta come una vera star. L'avvocato è arrivata perché nella lista dei legali che difendono l'Armenia davanti alla Corte Europea per i diritti umani di Strasburgo.
Bella, elegante, chic, Amal Alamuddin, conosciuta soprattutto perché la moglie di George Clooney, è un avvocato molto quotato, specializzato in diritto internazionale e diritti umani. Questo alla corte di Strasburgo è un vero debutto da star. La mora ha trovato ad attenderla una folla immensa di fotografi.
Amal Alamuddin in passato è stata anche il legale di Julian Assange e Yulia Timoshenko. Alla corte di Strasburgo difende le ragioni dell'Armenia, che vorrebbe ottenere il riconoscimento dello sterminio di un milione e mezzo di persone, consumato tra il 1915 e il 1923 nell'ex impero ottomano.
A negare il genocidio da sempre è la Turchia, negazionista è stato pubblicamente in Svizzera il politico nazionalista turco Dogu Perincek. Nel 2005 l'uomo definì l'idea del genocidio armeno una "menzogna internazionale". Per questa affermazione fu condannato a una multa dal Tribunale di Losanna. La corte europea a cui si appellò, però, ribaltò la sentenza a favore del politico perché era stata violata la sua libertà di espressione. Le autorità elvetiche hanno chiesto che il caso fosse riesaminato e il procedimento ha preso il via oggi.
Amal Alamuddin fuori dalla corte di Strasburgo ha trovato anche, oltre ai molti flash come una vera star, circa 200 armeni che chiedono il riconoscimento del genocidio. Professionale, ha cercato di smorzare i gossip e pensare solo al lavoro.
Intanto dagli States arrivano le prime voci di crisi tra lei e George Clooney. Amal vorrebbe un figlio, il divo no. InTouch rilancia, il portavoce dell'attore corre ai ripari: "Si tratta solo di menzogne costruite con l'unico scopo di vendere più copie".