Ambra Angiolini al Concertone del 1 maggio a Roma ha scelto di indossare una maglia griffata. Il capo costa 325 euro ed è firmato da Alberta Ferretti. In molti hanno accusato l’attrice 41enne di ipocrisia e subito, soprattutto sui social, è montata la polemica. L’ex stella di “Non è la Rai”, però, non rimane in silenzio, ma replica e lo fa pure con ironia.
La polemica non si arresta. La maglia messa al Concertone da Ambra Angiolini fa discutere il popolo del web. "Ambra fa la morale con un maglione da 400 euro", scrive un follower. E ancora: ”I grandi comunisti sul palco: Ambra col pullover Ferretti da 325 euro”; "Certo che Ambra Angiolini ha un bel coraggio a parlare di chi non ha lavoro ("Mi accontento di 25 centesimi!") con una maglia di Alberta Ferretti da 300€”; "Ma cosa rappresenta? Non il primo maggio”. Ma l’artista replica a modo suo sul suo profilo.
Ambra Angiolini replica e cerca di zittire la polemica che l’ha travolta per la maglia che ha scelto per il Concertone. Posta uno scatto in cui c’è in bella mostra un set di slip a buon prezzo e scrive: “Però i miei slip costavano pochissimo! Ora posso riappropriarmi delle parole dette, dell’energia nuova, della poca retorica e di un concerto che per chi lo ha vissuto è stato e sarà sempre qualcosa di più che una maglietta firmata, comprata o prestata? #primomaggio #ancoragrazie”.
Lodo Guenzi dello Stato Sociale, con lei sul palco per la conduzione, ha provato a dare una mano sempre via social ad Ambra, attaccata da tantissimi, ma è servito a poco, la gente ha continuato a mormorare rumorosamente.