Ana Laura Ribas sta lottando contro una malattia più dura di lei. La "valletta più esperta" della tv, brasiliana doc, da 22 faccia da piccolo schermo, racconta a Vanity Fair la sua lotta contro un tumore.
"Perderò l’utero, sarò una donna diversa, a 43 anni dovrò inventarmi una femminilità nuova, rimuovendo il pensiero costante di essere svuotata - dice - Non voglio andare in menopausa, sarebbe come accettare di invecchiare: non ci sto. C’è una cura, la seguirò". Non le importa dei figli che non arriveranno mai, non ha senso materno.
La sua battaglia la racconta al fidanzato, l'editore di moda Marco Uzzo, e pochi altri: "Temo che con i colleghi dello spettacolo sarebbe difficile: c’è poca comprensione profonda del dolore". La differenza d'età con il suo uomo ventiseienne non è un problema: "Potrebbe essere mio figlio. Vista la differenza di energia, mi cambierà presto per due ragazze di 22 anni, ma io non lo cambierei per uno di 50. Mi scoccia solo che gli diano del toyboy, che è un modo elegante per dire mantenuto. E non è così. Marco non è neanche il mio giocattolo, semmai sono io la sua Disneyland".
Ana Laura parla non solo di Uzzo, anche del suo ex agente Lele Mora: "Ero intima di Mora, sono stata a casa sua a Verona, conosco la sua famiglia, praticamente vivevamo insieme. Sono entrata alla LM nel 1999 con tre contratti Tv in tasca e ne sono uscita sette anni dopo con zero. Forse sono l’unica alla quale Mora ha più tolto che dato". Nel 2006 l'addio: "Mi sono sentita messa da parte e poco protetta. Il fatto di essergli amica era più un problema che un vanto. Non ce la facevo più a vedermi scavalcare perennemente dall’ultima arrivata. Ci siamo incrociati una volta sola senza salutarci. Poi quando lo hanno arrestato gli ho mandato un telegramma di solidarietà. Dopo pochi giorni mi ha scritto dal carcere con una lunga affettuosa lettera, nella quale si scusava per il suo comportamento aggressivo. Mi ha commosso".
Eppure proprio Lele Mora in televisione dichiarò di sapere con certezza del legame che la univa al giornalista Marco Travaglio: "Aveva bisogno di visibilità e, per fare lo showman informato sui presunti segreti, diede per certo qualcosa che gli avevano riportato". E aggiunge: "Avevo conosciuto Travaglio e ne era nata una simpatia. Sfatando il luogo comune che noi showgirl siamo tutte sciacquette, chiesi a Massimo Fini, (giornalista e scrittore, ndr) se andavamo a teatro a vedere "Promemoria - Quindici anni di Storia d’Italia", lo spettacolo di Travaglio". Poi "Siamo andati a cena tutti insieme e abbiamo riso come matti. Marco è un uomo timido, affascinante, divertente: in sintesi, un gran figo". A fine cena, "Marco e io siamo saliti nella mia auto, dovevo andare a casa per portare fuori il mio cagnolino Gregorio. E lui, a sorpresa, si è offerto di accompagnarmi. Una scena surreale a notte fonda per i giardini di Porta Venezia". E quando le si domanda se le è stato chiesto di salire, spiega candidamente: "Sì. Abbiamo bevuto l’ultimo bicchiere e ci siamo salutati. Niente fidanzamento. Però Marco è stato molto carino con me, perché quando mi hanno accusata di essere una sfigata che voleva “inguaiare” un giornalista d’assalto e in più sposato, lui non si è tirato indietro e mi ha difesa".
Forte, sincera, solare nonostante le circostanze, Ana Laura Ribas non si nasconde mai.
Foto: C.Mangiarotti © Gossip.it