- Il campione di atletica 37enne tira un sospiro di sollievo, René Felton era stata colpita da un ictus
- La 62enne si è ripresa, lo sportivo lo scorso novembre aveva raccontato tutto sul social
Andrew Howe, campione di atletica, non potrebbe essere più gioioso. Esulta di felicità: la madre esce dalla clinica in cui era ricoverata dopo mesi. A novembre scorso René Felton, 62 anni, era stata colpita da un ictus, il 37enne lo aveva rivelato sul social. Ora fa due promesse alla donna.
Andrew in tv, a Verissimo, recentemente ha rivelato: “Mia madre ha avuto un ictus due mesi e mezzo fa. Lei viveva e lavorava in America e quando ho ricevuto la telefonata alle 2 di notte ero con amici e non ho voluto dire niente a nessuno. Il giorno dopo sono partito immediatamente per Los Angeles. E’ stato molto difficile vederla così, per me era una donna invincibile. Adesso l’ho riportata in Italia e oggi sta meglio”.
Howe si fa vedere accanto a lei in una foto condivisa sul social: sostiene la mamma che per camminare si aiuta con una stampella. “Cara Mamma, finalmente oggi è un giorno di sole per noi e la tanto attesa notizia da parte dei medici è arrivata. Tu sei di nuovo con noi, dopo mesi di ansie e paure per ciò che ti era capitato più di 3 mesi fa a Los Angeles”, scrive in un lungo post.
“Ricordo ancora quella notte quando ricevetti la telefonata della tua amica, che mi avvertiva che eri stata colpita da un ictus. In quel momento la mia vita si è fermata perché ero in italia e tu lì da sola, lontana dai tuoi affetti - continua l’atleta - Alle 02.43 ora italiana ho cercato disperatamente un volo aereo per poterti raggiungere. Una volta partito, sono stato invaso da pensieri e ricordi che mi hanno fatto rivivere tutta la mia l'infanzia e quella di mio fratello come fosse un film. Ricordo il tuo sorriso e il tuo amore per la tua famiglia e i mille sacrifici che hai fatto durante tutta la tua vita e soprattutto i tuoi insegnamenti, sul fatto di non mollare mai”.
Poi aggiunge parole dolci rivolte al genitore e le due promesse fatte: “Devo ringraziarti, non solo per come ci hai cresciuti, ma per l’uomo che sono diventato nella vita e nello sport. Il giorno che sono arrivato a Los Angeles e ti ho visto inerme in quel letto d’ospedale mi sono venute in mente le tue parole, ‘Andrew don't give up’. Allora, in cuor mio, mi sono ripromesso che se fossi uscita indenne da questa situazione avrei fatto due cose alle quali tu tieni tanto: aiutarti a tornare a ballare che è la tua passione e dedicarti l’ultima gara della mia carriera per festeggiare il tuo recupero e ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per me e per mio fratello”.
Andre conclude: “Oltre che ringraziare te, cara mamma, vorrei ringraziare tutte le persone che in questi anni mi hanno regalato il loro affetto e il loro incitamento. Voglio ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine particolarmente nei momenti difficili”.