Angelina Jolie va in Giordania dai rifugiati siriani, in visita in un campo profughi, con le figlie più grandi, Shiloh, 11 anni, e Zahara, 13.
Le figlie stanno accanto alla mamma. Shiloh e Zahara osservano Angelina Jolie che in Giordania, dai rifugiati, conforta i piccoli costretti ad abbandonare il loro paese con i genitori.
Angelina Jolie in Giordania dai rifugiati con le figlie lancia un appello perché la guerra civile siriana abbia finalmente fine. Da anni ambasciatrice delle Nazioni Unite, nella sua visita a Zaatari si concentra sulle difficoltà dell’UNHCR ad aiutare tutti. "Dopo sette anni di guerra la maggior parte dei rifugiati siriani ha esaurito i suoi risparmi. La gran parte di loro vive al di sotto della soglia di povertà, con meno di tre dollari al giorno. Immaginate cosa vorrebbe dire per le vostre famiglie. Significa che non si hanno soldi per il cibo, i bambini non possono ricevere cure mediche, le ragazze sono vulnerabili e condannate a matrimoni precoci e molti siriani affronteranno un altro inverno senza un adeguato rifugio", sottolinea.
"Non è che le persone non sanno tutto questo, ma la mancanza di un processo politico e diplomatico credibile, basato sul diritto e le leggi internazionali, che porti alla fine delle violenze. Gli aiuti umanitari non sono una soluzione a lungo termine", aggiunge. Si rivolge ai governi, il problema è politico.
Le figlie l'ascoltano e giocano con i bambini della loro età. Sono orgogliose di lei e di quel che fa con la speranza di avere un giorno un mondo migliore.