Massimo Lopez e Tullio Solenghi devono dire addio ad Anna Marchesini. Insieme formavano il mitico Trio, quello che ha spopolato in tv e a teatro negli anni '80 e ha fatto ridere l'Italia intera. A 62 anni la comica si è spenta, ha lottato fino all'ultimo contro il suo male, l'artrite reumatoide, ma alla fine si è dovuta arrendere.
Sono addolorati. L'addio ad Anna Marchesini è straziante per Massimo Lopez e Tullio Solenghi, legati a lei da una profonda amicizia.
"Ho appreso la notizia da Tullio Solenghi con il quale sono sempre stato in contatto specialmente in queste settimane durante le quali lei era ricoverata dato il peggioramento improvviso delle sue condizioni", ha spiegato Massimo Lopez. I loro sono stati "14 anni di trio dove quotidianamente si rideva senza sosta". "Anna era un pilastro della comicità, la donna che più mi ha fatto ridere nella vita. E nel 'dopo Trio' abbiamo continuato a frequentarci e a ridere - ha aggiunto - Anna ha ironizzato anche sulla sua stessa patologia, esorcizzandola e dando a noi tutti un grande esempio".
Non ci sono parole che possono raccontare questo addio al quale sono costretti. "Sono sicuro che tantissime persone oggi sono addolorate, era molto amata, ma come possiamo stare io e sono sicuro Massimo Lopez? Per noi il dolore è amplificato, decuplicato. E' un pezzo di vita che se ne va, di noi stessi. Oggi mi manca più Anna che la Marchesini, la nostra compagna di giochi, di college, l'amica, la sorella, con cui abbiamo condiviso più di 12 anni, sempre insieme, sempre a ridere", ha sottolineato Solenghi. "E' scomparsa la più grande comica degli ultimi 30 anni, e mi piace ricordarla per il suo lato più disincantato, divertente, quello che non l'ha mai abbandonata in tutti questi anni anche quando la malattia le dava grande sofferenza. Sono sicuro che se ci vedesse ora in questo momento direbbe: 'Cosa sono queste facce? Sembra sia morto qualcuno', ecco lei lo avrebbe detto", ha poi continuato. Commosso, annientato dalla tragedia, Tullio ha avuto "il privilegio di poterla andare a trovare a casa fino all'ultimo": "Anna era gelosissima del suo privato, come del resto noi 3 abbiamo sempre vissuto, anche quando in tanti ci riconoscevano la popolarità. A maggior ragione in questo periodo, ma io sono sempre stato accolto". "Vederla a teatro era meraviglioso, Anna era di una bravura eccezionale", ha concluso.