Anna Safroncik sta davvero male. L’attrice di origini ucraine non riesce a dormire, non ricorda nemmeno che giorno sia. A ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ ha rivelato come l’attacco russo in Ucraina, dove i militari inviati da Putin stanno uccidendo migliaia di persone, senza risparmiare neanche i bambini e le donne incinte, stia avendo un impatto devastante anche su di lei che si trova al sicuro in Italia, il suo Paese d’adozione.
La 41enne ha spiegato: “Sono a pezzi, in ansia e non dormo da giorni. Non riesco a parlare, non mi ricordo nemmeno che giorno è”. Almeno può tirare un sospiro di sollievo per il padre Jevhenij, 75 anni, professore universitario di canto e tenore, convinto a fatica ad arrivare a Roma.
“Sono riuscita a convincerlo a partire e ora è a Roma. Lui viveva in centro (a Kiev, ndr), dietro piazza Majdan, e stava a casa sua dove per fortuna c’erano ancora la luce e il riscaldamento: non se la sentiva di andare nei rifugi perché lì fa molto freddo. E c’è anche il Covid in giro”, ha fatto sapere.
“Sui giornali fanno vedere la gente nei rifugi, ma è una minoranza, la maggior parte delle persone è ancora a casa. Soprattutto gli anziani non escono: sono soli, disperati e non hanno rifornimenti. Ma quando chiamavo papà, sentivo cadere le bombe…”, ha aggiunto.
Come sta ora il genitore? “Ha una dignità, un orgoglio e un senso di appartenenza incredibili. È lui che consola me. Adesso è finalmente a casa con me, dopo aver attraversato il confine con la Polonia, anche se ha tardato alla dogana perché sul pullman c’erano uomini sotto i 60 anni che sono stati fermati, rimpatriati e arruolati. Lo hanno aiutato degli amici, ha preso un aereo ed è arrivato in Italia: tra noi c’è stato un abbraccio che non dimenticherò mai”.