Antonella Clerici è stanca della tv trash. Lo dice senza mezzi termini intervistata da Fanpage. La conduttrice torna in tv con lo Zecchino d’Oro, ma ha tanti progetti in mente. Le piacerebbe fare un format di cucina green, legato all’ambiente, ai cibi bio.
Quando le si domanda quale sia il suo prossimo obiettivo lavorativo in tv, Antonella Clerici non ha dubbi: “Io insisto perché nel prossimo prime time torni Ti lascio una canzone. Attualizzandolo chiaramente, perché non puoi fare sempre le stesse cose”.
“In questi mesi per forza di cose e mio malgrado, ho guardato molta tv a casa. C'è bisogno di pulizia, di rigore. Sono un po' stanca del trash, cioè mi diverte e mi fa ridere, ma dopo un po' basta”, sottolinea la bionda 56enne.
Poi aggiunge: “Non voglio sembrare bacchettona, ma vorrei si tornasse alla tv con dei valori. Io credo che la gente abbia bisogno di sentirsi al caldo, come una coperta, come siamo, ad esempio, riusciti a fare con il mio programma ‘Il treno dei desideri'. Insomma voglio fare una tv che faccia bene al cuore”.
Ha lasciato La prova del cuoco, la cucina rimane però il primo amore. Antonella Clerici sul cooking show che le piacerebbe portare in tv spiega: “Penso sempre che mi piacerebbe molto un format, sempre di ricette e cucina, che parli del prodotto e insegni l'uso del cibo nella maniera giusta, senza tralasciare la filosofia del km 0 o della valorizzazione del territorio”.
“E’ un format profondamente green, legato all’ambiente - chiarisce ulteriormente - Quando dico che vorrei cucinare nel mio bosco non è una battuta. Non lo dico per comodità perché ci vivo, ma perché il contesto è importante. Oggi l'attenzione è tutta concentrata sulla natura e sull'ecologia, cosa che prima non c'era e c'è anche maggiore attenzione e consapevolezza rispetto a quello che si mangia”.
Al momento si rilassa ad Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, dove vive con Vittorio Garrone e la figlia Maelle: “Sono più lucida. Venivo da 19 anni di lavoro ininterrotto, conducevo un quotidiano. Finivo una cosa e ne iniziavo un'altra. Poi arriva quel momento in cui non scegli più tu e ti fai fagocitare dalle cose. Mi divertivo sempre meno e alla fine questo stop, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, è stato terapeutico. Ho capito cosa mi piaceva fare e non mi piaceva fare”.