Il padre di Augusto De Megni, Dino, è stato arrestato in Umbria, coinvolte anche altre persone, nell'ambito dell'inchiesta riguardante le procedure della compravendita, poi non avvenuta, della clinica Ruesch spa, famosa casa di cura napoletana. L'ex gieffino, che ha vinto la sesta edizione del reality "Grande Fratello", continua a fare la sua vita e non ha perso il sorriso, stando agli scatti che pubblica sul suo profilo Instagram. In uno, ospite di una trasmissione televisiva, ammicca simpaticamente davanti alle telecamere.
In un'altra immagine social, invece, De Megni se ne sta in treno. Con gli auricolari alle orecchie, sente la musica mentre viaggia. Sta tornando a casa, a Milano, dove di recente è stato paparazzato insieme a una bella bionda, forse la sua fidanzata.
Autoscatto anche in macchina, in bianco e nero, "E vai di selfie", cinguetta scherzoso accanto all'immagine. Quello che sta accadendo al padre sembra non scalfirlo più di tanto. Augusto, quando aveva appena 10 anni, fu sequestrato dall'Anonima Sarda. Rimase in mano ai rapitori per 100 giorni, dal 3 ottobre 1990 al 22 gennaio del 1992. Anni dopo si recluse, di sua spontanea volontà, nel bunker di Cinecittà e gli italiani lo premiarono, facendolo vincere a suon di televoto.