Barbara D'Urso è allergica agli uomini. Non si innamorerà più, lo ha confessato al Corriere della Sera. Rilassata, serena, la 59enne ha rivelato molto di sé.
"Non sono una persona felice: non si può essere felici in un mondo come questo, a meno che tu non decida di vivere in una bolla d’aria e di fregartene di tutto. Io non sono così, non ce la faccio. Posso provare gioia, ma non felicità. Gioia è anche sedere qui, in giardino, e vedere la mia bougainvillea crescere. Non sono innamorata, non riesco più a innamorarmi di un uomo. Mi mette il morbillo l’idea che ci sia qualcuno con le chiavi di casa mia", ha detto Barbara D'Urso. E ha aggiunto: "Si arriva ad un certo punto in cui gli spazi sono troppo importanti: non condividerò più la casa con nessuno. La libertà di alzarmi e spalancare la finestra, come voglio io, anche se fuori c’è il gelo, non la baratto con niente".
Allergica agli uomini, o meglio, più che agli uomini, allergica a un legame che porti ad altro, a una convivenza, al dividere gli spazi soprattutto. Barbara D'Urso preferisce concentrarsi sul lavoro. presto tornerà a Pomeriggio Cinque e Domenica Live, i programmi che conduce su Canale 5 e la tengono impegnata per l'intera settimana. "Vorrei aprire uno sportello, “Mi Fido di te”, per dare voce a tutte le associazioni e promuovere l’adozione dei randagi", ha sottolineato. Vuole essere artefice di una nuova campagna, dopo quella sui diritti civili e quella contro la violenza sulle donne, "per le quali mi sono spesa tanto e continuo a farlo, perché ci credo".
Alle spalle una carriera lunga e amori importanti: la lunga relazione con il produttore cinematografico Mauro Berardi da cui ha avuto i due figli, Giammauro ed Emanuele, e le nozze con il ballerino Michele Carfora, finite nel 2008. "Scrivere dei miei sentimenti e di me da bambina, della morte di mia madre, di tutto il tempo passato a cercare di ricostruire la mia vita con lei, che avevo completamente rimosso perché lo strazio era troppo grande è stato dolorosissimo, ma insieme anche una terapia. Ne sono uscita più forte, più consapevole. Ho fatto cinque anni di analisi freudiana, tre sedute la settimana, una cosa tosta. Poi altri sette anni di analisi cognitiva. Le ho provate tutte, è stato un arricchimento culturale incredibile", ha spiegato Barbara D'Urso.
Sul social non solo fan, ma anche chi non fa altro che denigrarla, accusarla di essere 'falsa'. Barbara D'Urso non ha alcun problema: "Mi mostro come sono e non mi faccio condizionare dai commenti: con gli haters (gli odiatori, quelli che prendono di mira qualcuno sui social e si divertono a massacrarlo) debbono vedersela quasi tutti i personaggi famosi, basta ignorarli. Appena ho saputo del terremoto, volevo andare lì per tenere compagnia, spalare, aiutare, qualunque cosa. Gli amici me lo hanno sconsigliato: se ci vai, diranno che sei una sciacalla. Qualunque cosa faccio, viene girata al contrario. Ho una linea di condotta precisa: evito le polemiche, cerco di avere rispetto di tutti. Gli altri mi criticano? Io sto zitta. Se trascendono, andiamo in tribunale".
Ha avuto le sue porte in faccia, ma oggi si sente forte e sicura di sé: "Le porte in faccia le prendono tutti perché non hai talento, non hai centrato l’obiettivo o magari chiedevi troppo. Ci sta. Quello che mi fa incazzare sono le porte in faccia per un’ingiustizia. E io ne ho prese. Programmi che avrei dovuto condurre, anni fa, e sono andati ad altri. Per lavorare in tv servono sacrificio e rigore. Sono un cagnaccio, lavoro sempre, le notti di venerdì e sabato le passo a guardare i servizi che mando in onda la domenica. Tutti. Ho l’ossessione del controllo. Sto sul campo tutti i giorni e so come funziona: titoli con la D’Urso, le spari contro, e la gente clicca. Ho due grossi progetti, ci sto lavorando. Non sono mai stata tanto corteggiata: Mediaset, La 7, RaiUno, Discovery. Mi fa capire che il mio lavoro ha un valore e mi fa sentire un pilota di Formula 1, grande se vince con la Ferrari, grandissimo se lo fa con la Topolino. Nazionalpopolare non è un insulto, è la serie A: l’amore, l’odio, la rabbia, l’invidia non sono sentimenti “colti”, devi parlarne usando la pancia. Io vivo di pancia, la vita è questo".