Barbara D'Urso ha deciso di replicare a Belen Rodriguez e al suo 'vaffa' mandato in onda in tv, grazie all'intervista realizzata da "Le Iene" in coppia con Stefano De Martino. Il filmato, poi è stato censurato ed eliminato dal sito web di Mediaset, scatenando polemiche e consegne di Tapiri D'Oro alle due protagoniste della querelle.
"Vivo il lavoro come una lotta quotidiana per fare due trasmissioni interessanti, solari, e rispettando il budget che ho a disposizione, portando a casa molta pubblicità per l'azienda: non ho tempo per i litigi e le polemiche esterne al mio lavoro - ha spiegato a Chi la conduttrice di "Pomeriggio 5" e "Domenica Live" - Nel "pescato" delle news ho trovato il matrimonio di Belen. Tornerei a trattarlo perché è una notizia. Come ho fatto con il matrimonio di Valeria Marini. Sono eventi mediatici, Non'ho mai espresso giudizi. Quando ho visto Le Iene, ho pensato immediatamente che io so di piacere moltissimo o di non piacere per niente. In quel caso ha parlato una persona a cui non sono piaciuta. Quando vengo attaccata, faccio finta di nulla, vado avanti. Non ho mai replicato. Questo è il mio stile di vita".
Barbara, come già chiarito a "Striscia la notizia", non è stata l'artefice della censura: "Sui social ho quasi un milione di seguaci e io non blocco o cancello mai nessuno, nemmeno chi mi offende brutalmente". Non ha pensato neppure a metter bocca sull'intervista del marito della showgirl a "Verissimo": "Spieghiamo: io non ho mai chiesto di tagliare niente e non ho mai inveito contro nessuno. Stimo moltissimo Silvia Toffanin e so quanto lei mi tutela e mi ha tutelato tutte le volte che sono andata nella sua trasmissione. Io farei lo stesso se lei venisse alla mia".
Ora per lei è tutto alle spalle. Non si rivolgerà ai legali per un'azione contro Belen: "Ho scelto di non querelare Belen nonostante io creda fermamente che per i miei valori e per il mio modo di essere il suo 'vaffa' sia stata una pura offesa nei miei confronti in quanto donna e mamma. Non rido, mi spiace non ce la faccio. Io mi sento offesa. E' un insulto gravissimo, non è una frase da prendere con il sorriso. Ho deciso di non querelarla perché i miei avvocati mi hanno spiegato che in questo modo potrebbero essere coinvolti l'azienda per cui lavoro e il mio editore. Amando la mia azienda non lo farò". Carmelita sarebbe persino disposta a darle spazio nei suoi rotocalchi "Io sono pronta a ospitare tutti. Tutti". La Rodriguez accetterà?