Belvedere: "Ale Marcuzzi inquieta in amore"

In teatro con il musical "My Fair Lady", in cui recita accanto a Luca Ward, Vittoria Belvedere festeggia i 14 anni di matrimonio con il marito Vasco Valerio, padre dei suoi tre figli: "Un'anomalia, nel nostro mondo - afferma l'attrice a Diva e Donna - Oggi è così, va tutto bene, abbiamo superato le nostre crisi, anche dure. Certo: mai dire mai. Però il matrimonio, le relazioni, sono un lavoro che si costruisce giorno per giorno. Se oggi siamo sereni è perché siamo due persone intelligenti che hanno voluto andare avanti sulla stessa strada. E' molto più facile lasciarsi che superare le crisi". E loro la crisi più forte, racconta Vittoria, l'hanno vissuta quando nacque il loro primo figlio: "(...)Vasco ha avuto un'infanzia difficile, i suoi si sono separati praticamente dopo averlo messo al mondo. La sua ansia di amore e di affetto lui l'ha riversata nella paternità. L'ha vissuta in modo materno, femminile. Io lavoravo, lui faceva tutto. praticamente escludendomi dalla vita di mio figlio. Un giorno ero su un set, in Tunisia, gli telefonai: 'Guarda che il nostro matrimonio finisce qui'. Volò da me, passammo tre giorni da soli, insieme. Ricominciammo. Ci siamo rimboccati le maniche, tutti e due. Non lo abbiamo fatto per i figli, lo abbiamo fatto per noi".

Per Alessia Marcuzzi, cara amica della Belvedere, le cose sono andate diversamente con Francesco Facchinetti padre di sua figlia Mia: "Meno male che siamo tutte diverse, prima di tutto - commenta l'attrice - Ho visto Alessia insofferente e in crisi con Francesco già un po'. Lei vive le sue passioni al massimo, non accetta che si possano affievolire. Ha una sorta di inquietudine dei sentimenti che non la rende mai soddisfatta a lungo. Io glielo dico sempre: 'Guarda che, alla fine, gli uomini sono tutti uguali'. La fase della passione passa, per far durare una storia bisogna costruire qualcosa di nuovo, di diverso ogni giorno. Sennò la minestra, anche se la riscaldi, sempre minestra è. Forse deve ancora trovare quello giusto. Io sono stata fortunata. L'ho trovato presto. A 28 anni erò già mamma. Poi, certo, bisogna essere in due per avere la voglia di superare i momenti difficili costruendo, impegnandosi in un progetto comune, tanto più se importante come un figlio".

Vittoria non crede che bisogna diventare mamma a ogni costo, a tutte le età: "No, grazie, non fa per me. Il secondo figlio l'ho fatto a 33, il terzo a 38 ed è stata una fatica, proprio fisica, che non voglio più ripetere. Per poi magari ritrovarsi a 70 anni con un figlio di 20? Li vedo i compagnetti di mio figlio come guardano alcuni genitori: 'E' il nonno?'. No, grazie. Vasco a volte mi provoca: 'Intanto facciamolo, poi quando sarà grande magari non ci saremo nemmeno'. No caro, io voglio esserci eccome. E ci arrivo meglio se mi fermo a tre figli".

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