- La conduttrice: "Bellissima avventura averle accanto. Sono brave, mature e responsabili"
- La 50enne e Fabio Caressa sono anche genitori di Diego, nato nel 2009
Benedetta Parodi sorride raggiante accanto alle figlie maggiori, Matilde ed Eleonora, 20 e 18 anni. Il settimanale Gente regala la copertina alla conduttrice 50enne e alle sue ragazze. All’appello manda Diego, il piccolo di casa, che la presentatrice ha avuto dal marito Fabio Caressa, popolare giornalista sportivo, nel 2009. “Bellissima avventura averle accanto. Sono brave, mature e responsabili”, dice orgogliosa Benedetta.
“E’ un’avventura bellissima averle accanto, vederle crescere. Ormai sono due donne, diverse tra loro, ma figlie della stessa educazione, dei medesimi valori. Sono brave, mature, responsabili. Con loro mi diverto a guardare i film, a fare shopping, ad ascoltare la musica, a farmi consigliare nel look quando serve. Abbiamo un rapporto aperto, si rivolgono a me per qualsiasi cosa, senza timore. Ma detto ciò, loro lo sanno: io non sono un’amica, sono la mamma, la loro guida. La stessa cosa vale anche per il mio terzogenito Diego, di 13 anni. D’altronde era così anche per me da ragazzina”, racconta la Parodi, attaccatissima alla sua famiglia d’origine.
Nè lei, né il marito hanno bisogno di urlare con le figlie. Anche le ragazze concordano. “Mamma è più severa, papà è più impulsivo. Se lei dice no è così, non transige. Se il no ce lo dice papà, forse si può trattare”, rivela Eleonora. E sulla mamma aggiunge: “Tra noi c’è il legame più bello che si possa avere con un genitore, di totale confidenza. Non c’è parte della mia vita che io non possa condividere e raccontarle. E’ un punto di riferimento solido per noi, di lei ti puoi fidare”.
La sorella Matilde è d’accordo: “Negli ultimi anni il rapporto con mamma è diventato pazzesco. E’ caduta la barriera che avevo alzato. A 16 anni ero più solitaria, più chiusa e introversa. Ora tra noi non ci sono argomenti tabù”.
Benedetta quando deve descrivere le ragazze spiega: “Matilde è tosta, volitiva, introspettiva e sta lavorando per rafforzare le sue fragilità. Ruba i vestiti negli armadi di tutti, è disordinata e fumantina come suo papà, ma entrambi, dopo la sfuriata, sbolliscono e se ne dimenticano. Ha una voce bellissima: quando la sento cantare, piango. Eleonora può apparire più silenziosa, timida, ma in realtà è empatica, sensibile, ascolta e coglie sfumature che altri non vedono. Ha un gusto splendido, è lei che spesso mi consiglia come vestirmi. Se mi ripenso ragazzina, mi rivedo in Matilde. Ora, invece, più in Eleonora”.
Matilde ed Eleonora ringraziano per quel che hanno tra le quattro mura. La 20enne confida: “A mamma dico grazie perché è il sole che rischiara smette serenità, ci fa sentire amati e incoraggia i nostri sogni. Nel mio caso cantare, fare musica: una passione che spero possa diventare un lavoro”. La 18enne le fa eco parlando del padre: “Io ringrazio papà per essere la nostra roccia, capace di farci sentire protetti, sempre e comunque”.