Stavolta Andrea Bocelli l’ha sparata davvero grossa. Il tenore 61enne ha detto di essersi sentito umiliato per non essere potuto uscire di casa durante la quarantena, quando il governo ha dovuto mettere in essere una serie di strumenti preventivi per evitare che la pandemia da Coronavirus facesse ancora più morti di quelli che ha fatto (oltre 35mila solo in Italia, soprattutto al Nord e soprattutto in Lombardia).
Durante un convegno organizzato in Senato dove erano presenti Vittorio Sgarbi e Matteo Salvini (le cui posizioni ricordano sempre di più quelle del presidente brasiliano Bolsonaro, che ha di fatto portato alla morte un’infinità di connazionali negando la gravità della situazione), Bocelli ha detto: “Mi sono sentito umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa. Devo anche confessare, e lo faccio qui pubblicamente, di aver anche in certi casi disobbedito volontariamente a questo divieto perché non mi sembrava giusto né salutare. Ho una certa età e ho bisogno di sole e di vitamina D”. “Non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità?”, ha aggiunto.
Qualcuno ha anche fatto notare come il tenore abbia potuto passare la quarantena in una villa da milioni di euro, con un giardino che è praticamente un piccolo parco. Insomma rispetto alla maggioranza degli italiani, che magari non avevano a disposizione neanche un balcone, lui la vitamina D non ha avuto di certo problemi a farla, né gli è mancata la possibilità di passeggiare all’aria aperta. Insomma, un vero e proprio schiaffo in faccia a chi sacrifici ne ha fatti e a chi purtroppo ha perso la vita a causa del virus o ha visto un familiare morire soffocato dentro casa perché gli ospedali non avevano posto per tutti.
Così sulla questione è voluto intervenire anche Fedez, che durante il lockdown ha organizzato una raccolta fondi insieme alla moglie Chiara Ferragni. Raccolta fondi che ha permesso la costruzione di un nuovo polo anti-Covid.
Pubblicando su Twitter un post in cui appare insieme ad un ragazzo giovanissimo che si è salvato per un pelo dopo l’infezione da Coronavirus e che porterà per il resto della vita gravi danni cronici (ha subito un trapianto dopo che il virus gli ha bruciato i polmoni in pochi giorni), il rapper ha scritto: “Se non conoscete nessuno che sia stato in terapia intensiva e vi permettete di instillare il dubbio che la pandemia sia stata fantascienza vi presento un mio amico che causa Covid ha dovuto subire un trapianto di polmoni a 18 anni. Poi fare silenzio ogni tanto non fa male eh”.