Calendari: un chiodo al muro anche per Elisabetta Canalis

E' bella Elisabetta. Non c'era bisogno di questo calendario per immortalarla tale. E' sempre stata bella, probabilmente lo era anche a quindici anni, una di quelle che passa e ti volti comunque, sia famosa oppure no, sia qualcuno o sia nessuno. Bella di una bellezza originale. Bella di una bellezza innovativa, bella nella sua non bellezza. Ha due occhi che ti parlano Elisabetta, nonostante in questo calendario compaiano magicamente più chiari, peccato. Due occhi neri neri e non c'è altro da chiedere a una donna. Ma qualcuno così avrà voluto, un fotografo esperto che avrà sicuramente avuto un motivo da esperto. Max dovrà faticare pochissimo per vendere alla grande questo calendario. Dodici mesi di Elisabetta faranno apparire l'anno più torbido del mondo come il più roseo e carico di aspettative. Elisabetta è velata, fradicia d'acqua, insaponata, coperta di sabbia. Elisabetta non balla, non balla più. Però ammicca in questi scatti, rivendica a labbra sempre semiaperte la sua bellezza potente, nonostante le foto non siano originalissime, dobbiamo dirlo. Per fortuna che c'è lei. Lei che è come un profumo bellissimo su un vestito poco di classe. E c'è il calendario stesso che è come una sforbiciata di due dita su una gonna già corta. Le va stretto, non le sta mica tanto bene.

Ma siamo felici eccome di poterla ammirare, sfogliare e conoscere meglio e oltre le dodici pagine del calendario, tramite tutti i servizi online offerti dall'inserto de il Nuovo.it, tra cui downolad, backstage, video e commenti.

E comunque vada, fortunato il chiodo che la ospiterà sull'ennesima parete.

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