Carolina Kostner si discolpa e accusa il suo ex Alex Schwazer. Per lei è stato un bravo attore, come ha dichiarato senza mezzi termini alla Gazzetta dello Sport in una lunga intervista pubblicata nel numero oggi in edicola.
La pattinatrice torna a parlare, da atleta squalificata, in attesa che il Tas, probabilmente nella seconda metà di giugno, decida del suo futuro sportivo.
E' un momento difficile della sua vita. "Rispetto il lavoro del Coni e mi assumo le mie responsabilità, ma mi domando se il prezzo che sto pagando, un anno e quattro mesi di squalifica, sia giusto - dice affranta Carolina Kostner - Non è un parere personale: la sentenza, che è pubblica, scritta nero su bianco, conferma che non sapevo che Alex si dopasse e che non ho commesso alcun dolo".
Carolina Kostner vuole difendersi e per farlo accusa Alex Schwazer. "Avevo piena fiducia in lui, lo amavo, mai avrei pensato che mi avrebbe usata, per certi fini poi. Mai avrei immaginato stesse facendo quel che stava facendo: conosceva bene la mia opinione in materia. E’ stato un bravo attore", sottolinea. Per chi l'ha giudicata è stata determinante la mattina di Oberstdorf in cui avrebbe coperto l'allora fidanzato, evitandogli il controllo dell'antidoping: "Dicono che l’ho favorito. Ma come avrei potuto, se ero all’oscuro di cosa stesse facendo? In più, parlando di quei 10 secondi in cui mi sono trovata in un guado, sono stata io, col mio telefono, ad agevolare il contatto tra il commissario antidoping e Alex. E il reato relativo non è un omesso controllo, ma una temporanea mancanza di reperibilità".
Per Carolina Kostner non ci sono dubbi: Alex Schwazer è stato un bravo attore, lo accusa perché lei non sapeva. E se le si chiede dell'Epo in frigo, risponde: "Qualsiasi persona ha in casa dei farmaci, è una cosa normale: gli atleti hanno magnesio o vitamina C, mia mamma il Polase. Una scatoletta in più o in meno non mi ha creato dubbi". Non aveva sospetti: "Non sono una donna gelosa: non andrò mai a curiosare nel cellulare del mio ragazzo. Se c’è un rapporto vero, il rapporto per me è di fiducia. E poi io e Alex, anche a causa delle nostre attività, se non in rari periodi, non abbiamo mai convissuto. Lui non ha mai lasciato la valigia a casa mia. Agiva di nascosto: diversamente avrebbe perso tutta la mia stima, come uomo e come atleta".
Ora, pazzesco, Carolina potrebbe avere addirittura uno stop più lungo di quello di Schwazer: "Questo mi farebbe molto male. Mi farebbe sentire tanto sola. Sarebbe inaccettabile. Non ho rubato, non sono una criminale. Poi, anche se un po’ fatico a pensarlo e a dirlo, ritengo che a tutti debba essere concessa una seconda possibilità".
Sull'ex che si dice cambiato, precisa: "Spero abbia imparato la lezione, che prenda ogni occasione gli dovesse capitare con assoluta responsabilità". Lei, invece, cerca di andare avanti: "L’amore, la possibilità di credere nell'amore e quel che da sempre più mi coinvolge: pattinare. Credo che, dato il caso, sia troppo. Non mi è mai piaciuto lamentarmi: ma ora è dura, non lo nego, sto attraversando un lungo periodo difficile. Vorrei essere padrona del mio destino. Vorrei che il mio non fosse un futuro imposto. Mi realizzo pattinando e non ho mai detto che non sarei tornata a gareggiare. Dopo dodici anni a perdifiato, sentivo solo la necessità di fermarmi un po’. Non significava che mi sarei ritirata. La voglia di riprovarci c’è, il ghiaccio mi manca e la solidarietà che ricevo da ogni dove è una molla".