Claudio Sona, imprenditore veronese e primo tronista gay della storia di ‘Uomini e Donne’, ha voluto chiarire il suo pensiero dopo che durante un’intervista rilasciata qualche ora fa a RTL 102.5 aveva affermato che nei reality i gay vengono quasi sempre raffigurati come “macchiette”. Sul social ha anche raccontato che gli capita molto spesso che per strada gli dicano che “non sembra gay”. Le due cose, secondo lui, sono legate.
“Ho parlato di macchiette ma non volevo essere offensivo nei confronti di nessuno. Il mio pensiero è molto semplice: secondo me in tv, soprattutto nei reality, vengono chiamate persone con lustrini, paillettes e tacchi che sicuramente fanno spettacolo, fanno divertire, creano ilarità nel pubblico”, ha fatto spere via Instagram Stories. “Io le stimo molto queste persone, sono professionisti e artisti. Ma così si crea un equivoco: sembra che la comunità LGBT sia composta solamente da certe personalità. Penso che a livello televisivo sarebbe ora che si mostrasse un aspetto un po’ più semplice”, ha aggiunto.
“Vi faccio un esempio, spesso mi capita che per strada mi fermino e mi dicano: ‘Sai, non sembri gay’. Questo perché probabilmente nell’immaginario di chi guarda la tv c’è solamente questa sfaccettatura, quando in realtà come in un diamante ce ne sono un altro milione, come negli etero ci sono tantissime personalità e sensibilità diverse”, ha proseguito Claudio, che il prossimo 29 settembre compirà 34 anni e che da tempo è felicemente fidanzato con Nicholas Cornia.
“Mi piacerebbe poi che quando si parla di persone che entrano in un reality o in altri programmi tv non le si classifichi più in base al loro orientamento sessuale, ma solo come persone”, ha infine concluso.