Vasco Rossi difende l’Italia, alle prese con l’emergenza Coronavirus. Il cantante si trova negli Stati Uniti e sul social, condividendo un selfie in cui si fa vedere mentre indossa una mascherina nera con sopra disegnate due mani, lancia un messaggio in cui si scaglia contro il sistema di controllo americano. “Negli Usa pochi casi perché i tamponi costano 3200 dollari”, sottolinea. E’ indignato. Trova assurdo che l’Italia sia stata colpevolizzata per il grande numero di contagi da una buona parte della comunità internazionale.
“Corona…che..è arrivato anche in California… I casi accertati sono pochi !? …Anche perché i tamponi costano 3.200 dollari (si avete capito bene) e naturalmente pochissimi possono o potranno permettersi di farlo. Ecco spiegato il motivo per cui magicamente qui l’emergenza non è grave come da noi in Italia”, scrive l’artista 68enne.
Poi aggiunge: “Chissà quanti sono già ammalati e lo saranno senza che la CNN o STRUMP si debbano preoccupare. Meditate gente meditate!”.
Vasco aggiunge anche una serie di hashtag che chiariscono ancora meglio il suo pensiero “#laverità #coronavirus #news #paesechevaiusanzachetrovi #orgoglioitaliano #volicancellati #isteria #statiuniti #inghilterraitalia”.
Vasco Rossi difende l’Italia sull’emergenza Coronavirus che ha colpito il Paese. La situazione rimane seria. Il governo ha deciso di prendere misure straordinarie per tentare di arginare e rallentare il contagio del Covid-19. Il problema più grave è che rischiano di mancare i posti in terapia intensiva se il trend dei nuovi infetti continua ad aumentare come accaduto fino ad ora. E’ quindi importante fare ognuno la sua parte. Dobbiamo cambiare per qualche settimana le nostre abitudini. Pubblichiamo qui un volantino del Ministero della Salute con alcune indicazioni che vanno assolutamente seguite.
Tra le cose più importanti bisogna smettere di salutarsi dandosi la mano o scambiandosi baci o abbracci. E’ poi fondamentale tenere una distanza di sicurezza dalle altre persone di almeno un metro, meglio se due. Non frequentare luoghi affollati, specie se al chiuso. Non uscire di casa se si hanno sintomi simil-influenzali e assolutamente non recarsi al pronto soccorso o dal proprio medico, ma chiamare il 1500 o i numeri messi a disposizione dalla regione (qui l'elenco completo).