Cristina Parodi: 'Per salvare il pianeta non compro più carne’

La lotta ai cambiamenti climatici passa anche per la tavola. Lo sa bene Cristina Parodi, che sta cercando di modificare alcune abitudini, anche alimentari, per fare la sua parte. La conduttrice 55enne ha deciso che per aiutare il pianeta a sopravvivere non mangerà più carne a casa. Non è ancora diventata vegetariana, ma quando va a fare la spesa nel suo carrello non entrano più animali.

“Mi sono prefissata alcuni obiettivi. Non compro più carne - anche se la mangio occasionalmente, quando vado fuori a cena - perché so quanta acqua serve per allevare gli animali. Quando faccio la spesa, compro meno prodotti possibili con le confezioni in plastica e uso sacchetti di materiale riciclato. Nella mia città, Bergamo, mi sposto solo in bicicletta. E ho comprato il gasatore domestico per avere l’acqua frizzante in casa senza acquistare quella in bottiglia, che comporta uno spreco di risorse”, ha fatto sapere in un’intervista al settimanale ‘Grazia’.

Cristina Parodi, 55 anni, non compra più la carne quando va a fare la spesa: sceglie alternative proteiche vegetali perché gli allevamenti animali sono dannosissimi per il pianeta

Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che l’industria della carne e gli allevamenti inquinano più di tutte le emissioni nocive delle auto e le moto del mondo messe insieme. La scelta della Parodi sembra quindi andare proprio nella direzione giusta. Lei però sta pensando di fare di più, anche se per ora non è semplice rinunciare, per esempio, a volare. “Vorrei prendere meno aerei. Ma ancora non ci riesco: ho sempre fretta, viaggio anche per lavoro, insomma, volare è di una comodità estrema. Spero che, in futuro, la tecnologia riesca a diminuire l’impatto ambientale di quei mezzi. I miei figli, invece, sono capaci di tornare dall’Inghilterra in treno”, ha aggiunto.

Cristina Parodi con lo chef tv Marco Bianchi, che propone da anni gustosissime ricette senza carne che fanno bene alla salute e al pianeta

Sono stati infatti proprio i suoi tre figli a trasmetterle la voglia di attivarsi e fare la sua parte per evitare che tra poche generazioni il nostro pianeta risulti invivibile e il genere umano si estingua. “Che i ragazzi fossero più attenti a proteggere la Terra, rispetto a noi adulti, me n’ero già accorta grazie ai miei tre figli, Benedetta (23 anni), Alessandro (22) e Angelica (18). Mi hanno insegnato a non comprare prodotti che vengono da molto lontano oppure che non sono di stagione perché, per trasportarli o conservarli a lungo, si sprecano grandi quantità di energia. Davanti alle manifestazioni a favore del clima, mi ha colpito anche vedere i ragazzi tornare numerosissimi nelle piazze, dopo alcuni decenni di distacco. Ci hanno fatto capire che ognuno di noi deve iniziare a impegnarsi nel suo piccolo”, ha concluso.

 

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