Non solo immagini, ma spesso anche la musica è una componente fondamentale di un successo cinematografico. Anche il quarto capolavoro di Quentin Tarantino, Kill Bill, interpretato dalla splendida Uma Thurman, può vantare una colonna sonora d'eccezione, fantastica. Scelta personalmente, come Quentin ama fare. Un brano in particolare è degno di nota, per un tocco di pura italianità: lo stesso brano che ha colpito Tarantino in persona, durante la visione di un film italiano del '77 "Sette note in nero". Un motivo composto da Vince Tempera, Franco Bixio e Fabio Frizzi, orchestrato ed arragiato dallo stesso Tempera.
Ed ecco la medesima base del '77, "Ode to Oren Ishii", riproposta in Kill Bill: stessa orchestra, sulla quale Tarantino ha chiesto la collaborazione di The RZA, produttore di vari album del gruppo hip-hop Wu-Tang Clan, ispirato ai film di arte marziale cinesi.
Un tocco di internazionalità per il compositore Vince Tempera quindi, già noto per il numero di presenze record come direttore d'orchestra al Festival di Sanremo a partire dal 1968. Ma anche arrangiatore per grandi nomi della musica italiana, fra cui Battisti, Guccini, Leali, Zucchero, Bertoli, e straniera, in collaborazione con colossi quali Ray Charles e Wilson Pickett.
Direttore d'orchestra anche in numerosi programmi televisivi, fra cui "Barracuda" con Daniele Luttazzi e "La febbre del venerdì sera", ma soprattutto compositore per più di settanta colonne sonore per film italiani e stranieri, telefilm e cartoni animati.
Chi non ricorda il tormentone "Na-no Na-no" sigla della serie Mork e Mindy? O le sigle di cartoni animati storici come Ufo Robot, Goldrake e Remì? Ecco svelata la paternità di questi successi.
Infine, ruolo anche da produttore e talent scout per personaggi divenuti oggi stelle del panorama musicale italiano: Gianluca Grignani e Biagio Antonacci tanto per citarne un paio. Ma essere scelti da Tarantino in persona non può che rappresentare un meritato omaggio per Vince Tempera, una sorta di riconoscimento personale per una brillante carriera. Perché i pezzi di Quentin non sono scelti a caso, ma secondo un preciso criterio: "È come se facessi una selezione della mia musica preferita per costruirci un film e consegnarla al pubblico".
Foto: A. Capozzi © Gossip.it