Daniela Santanché torna sul vestito indossato per la prima alla Scala a Milano, quello per cui è stata bersagliata da tutti. Il suo abito verde è stato preso di mira dal popolo del web e non solo. La politica si difende: a lei piaceva ed è costato solo 300 euro.
“Tutti parlano del mio look alla Scala? Pensate come è messo il paese, il mio abbigliamento non è stato aggressivo, anzi è stato quasi Ottocentesco: una gonna larghissima verde, una camicia bianca da uomo e un papillon, ero assolutamente normale. E' il paese ad essere bigotto e conformista, devi vestirti solo di nero e con le pailletes”, ha detto Daniela Santanché. Ospite del programma di Rai Radio2 Un Giorno da Pecora, la deputata Forza Italia ha cercato di spoegare il perché del vestito messo per andare alla Scala e costato solo 300 euro: “L'abito è di uno stilista, un giovane ragazzo italiano, mio amico, bravissimo. Oltretutto l'ho pagato anche molto meno di tanti abiti Dior e simili che ho visto lì quella sera. Tutti hanno investito in stilisti stranieri, costosi e omologati, io no”.
Daniela Santanché proprio in radio ha svelato quanto è costato il vestito indossato per la prima alla Scala: “300 euro”. E sulle critiche in Rete, ha detto: “Si vede che hanno molto poco da dire”.
Dell'abito ha parlato pure il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, compagno di Daniela Santanché: “Non ho partecipato alla vestizione, me la sono trovata davanti vestita così e faceva un certo effetto", ha detto intervistato da Repubblica. Il giornalista, quando il cronista gli ha chiesto se avesse provato o meno a dissuaderla dal metterlo, ha replicato: "Dissuadere la Santanché è tempo perso". E ha poi chiosato: "L’Italia è un paese un po’ surreale se il problema della prima della Scala all'anno uno dell'emergenza terrorismo e della nuova gestione dalla Scala, è il vestito della Santanchè, io dico: povera Italia". Almeno è costato poco, lo ha detto anche lui: "Appena qualcosa in più di 300 euro".