- La conduttrice 32enne col portiere 31enne e la figlia Aria è felice: “E’ bello che la vita ti sorprenda”
- I due a giugno si sposeranno alle Isole Eolie: è quasi tutto pronto
A giugno arriveranno le nozze (che stanno organizzando a Vulcano, alle Eolie), a quasi un anno di distanza dalla nascita della loro bambina, venuta alla luce il 16 agosto scorso, lo stesso giorno che lei compiva 32 anni. Diletta Leotta a Grazia parla delle tappe bruciata con futuro marito Loris Karius, a cui si è legata nell’autunno del 2022. “E’ bello che la vita ti sorprenda”, sottolinea. La conduttrice aggiunge: “E poi chi l’ha detto che un colpo di fulmine non possa durare a lungo o anche per sempre?”. Anche se lei in quel “per sempre” ci spera tantissimo.
Siciliana, molto attaccata alle origini, racconta come il calciatore tedesco si sia sentito catapultato in un mondo forse più distante da lui. “In realtà lo condivide e ha molti amici che si sono sposati e hanno presto avuto dei figli, anzi in Germania aspettano meno di noi. Io sono così felice delle mie radici siciliane e mi piace che anche Aria cresca vivendo momenti festosi, oltre ai ritmi e alla natura che ritrovo ogni volta che torno a casa da Milano. Del resto proprio quando vivevo a Torre Aria fantasticavo di avere una figlia e chiamarla così, con un nome che dà un’idea di leggerezza ed essenzialità”, spiega La conduttrice Dazn.
Diletta conserva intatto il suo sex appeal anche da mamma. Sui suoi outfit dice: “Visto che sul lavoro sto molto attenta all’immagine, nella vita quotidiana scelgo il comfort e le scarpe basse. Soprattutto dopo la gravidanza e la nascita di Aria. Per andare in radio, per esempio, indosso semplici T- shirt, poi basta una collana o un accessorio a rendere comunque carino il look”.
La Leotta aggiunge: “Avere un aspetto piacevole è importante nel mio lavoro e io tengo a vestirmi bene, ma non l’ho mai considerata la cosa più importante. Da giovane ero così impegnata tra la tv e gli studi di Giurisprudenza che non ci pensavo più di tanto, puntavo soprattutto sulla professionalità. Agli esami universitari, però, facevo di tutto per non essere appariscente. Mettevo gli occhiali, mi facevo la coda. Avevo il look della studiosa, del resto a volte facevo notte sui libri”.