- Vive a Firenze col compagno, ma vuole acquistare casa a Milano e tornarci di nuovo
- La cantante pugliese 46enne è innamorata del capoluogo lombardo, dove ha vissuto per 18 anni
Dolcenera, all’anagrafe Emanuela Trane, ora vive a Firenze con il suo compagno e manager, Gigi Campanile, ma sogna Milano. Vuole compare casa nel capoluogo lombardo, dove ha vissuto per ben 18 anni. La cantante al Corriere della Sera parla della sua casa dei sogni e svela: “Quando faccio questa richiesta gli agenti immobiliare mi guardano come se fossi matta”.
La pugliese 46enne è da anni che tenta di comprare un appartamento a Milano. “Ci provo da quasi 20 anni, forse fino ad ora il karma non mi ha aiutata, ma sono fiduciosa”, sottolinea. E racconta: “Ci sono stata 18 anni fa e ho avuto un colpo di fulmine. Abitavo, in affitto, in corso San Gottardo, vicino piazza XXIV Maggio. Proprio lì, non lontana dai Navigli, ho sentito un’affinità energetica per la vitalità e l’onda di persone (giovani e non) che mi travolgeva. Avevo trovato anche un appartamento da comprare ma alla proposta di acquisto mi hanno chiesto di pagare tutta la cifra in nero. Io ho risposto: ‘Siete pazzi!’”.
Dolcenera non si è data per vita: “Nel 2020 sono atterrata in aereo a Malpensa dopo una vacanza in Africa e il mio primo pensiero (già guardando dal finestrino) è stato ‘mi fermo a Milano e cerco casa’. E’ scoppiata la pandemia da Covid e sono dovuta tornare a Firenze per il lockdown”.
La Trane è appagata da Milano: "Mi ricarica con i suoi slanci creativi, dagli eventi culturali all’architettura. Resto affascinata dal “fatto bene”, design o moda. Penso che la classe delle milanesi faccia parte del loro Dna e contagi chi sceglie di vivere qui. Sviluppare il senso del bello non è poi così scontato. Una guerra viene fatta perché un uomo o un gruppo di uomini decide di non vederlo più. Invece, la bellezza ci allena all’amore”.
Poi confida la strana richiesta che fa: “Voglio vivere proprio sopra a un locale milanese, voglio sentire il caos. Gli agenti immobiliari mi guardano come se fossi matta quando faccio questa richiesta. Ma io ho bisogno di vivere la gente”. Il suo posto del cuore è lo stadio di San Siro.