Martedì sera, alla Scala di Milano, andava di nuovo in scena l'Otello
verdiano e il teatro era tutto gremito di spettatori curiosi di assitere
alla performance di Domingo e Muti.
Durante il secondo atto il tenore si è fermato e, dopo un attimo di
smarrimento generale, ha dichiarato al pubblico che non se la sentiva
di continuare ed ha abbandonato la scena.
Il direttore d’orchestra, Riccardo Muti, ha ovviamente
interrotto l’opera di Verdi e ha raggiunto il tenore in camerino per
poter valutare la gravità della situazione. Dopo una ventina di
minuti il maestro è tornato in sala e ha spiegato al pubblico che
Domingo era stato poco bene anche prima dell’inizio dell’opera,
che era senza voce ma che sarebbe andato avanti lo stesso. Lo spettacolo
è stato fermo per circa un'ora, ma alla fine Placido Domingo si è ripreso
ed ha portato a termine non solo il secondo atto, ma anche il terzo e
il quarto. Quando è tornato in palcoscenico Domingo è stato accolto
dagli applausi del suo pubblico e in quel momento il tenore
ha alzato le mani al cuore e alle labbra in segno di ringraziamento
ed è anche sembrato che piangesse dalla commozione.
Il pubblico è rimasto attonito e quasi incredulo per l'indisposizione
del tenore, ma, nonostante l'interruzione, ha apprezzato di cuore
sia l'opera sia lo sforzo fatto dal protagonista. Placido Domingo
è stato premiato dagli applausi scroscianti e dai fiori del loggione.
Davvero un brutto inconveniente... ma quest'indisposizione ha permesso
al pubblico di manifestare ancora più chiaramente al tenore il calore
e l'approvazione nei suoi confronti.