Se n'è andato dopo una lunga malattia. Massimo Catalano ha salutato il mondo nella sua villa ad Amelia, in Umbria. Apprezzato jazzista, tutti avevano imparato a conoscerlo e amarlo con "Quelli della notte", quando faceva ridere a crepapelle con le sue irresstibili perle di saggezza come: "E' molto meglio essere giovani, belli, ricchi e in buona salute, piuttosto che essere vecchi, brutti, poveri e malati". Aveva 77 anni.
"Siamo tutti mobilitati, noi appassionati vecchi musicisti del jazz. La perdita di Massimo è importante. Rimarrà nel nostro lessico, resta il re della banalità. Ormai è diventato un must dire 'è una catalanata' - ha spiegato addolorato l'amico Renzo Arbore - Era malato da tempo aveva perso la moglie nell'agosto dello scorso anno. Era rimasto solo". E ha aggiunto: "Io lo avevo conosciuto a Napoli, quando venne a fare una serata, entrambi venivamo dal jazz tradizionale e quando sono venuto a Roma abbiamo suonato insieme, abbiamo passato delle nottate meravigliose a casa mia. A Quelli della notte era spiritoso. Mi disse 'non vorrei solo suonare la tromba' e così gli domandai 'sai dire delle banalità?'. Cominciammo a scherzare e vennero fuori le sue frasi. La passione, l'ironia e il sorriso sono sempre state le caratteristiche di Massimo, che volutamente si era ritirato. La sua eclissi non era dovuta a un calo di popolarità. Preferiva vivere in campagna, con la moglie e gli amici".
"Massimo era la simpatia in persona anche fuori scena - ha ricordato Nino Frassica, altro protagonista indimenticabile di "Quelli della Notte" - All'epoca mi chiamò Minoli per condurre un programma su Rai2, 'Ritira il premio'. Volli Massimo con me. Con lui il divertimento era assicurato e continuo. Massimo era l'unico di noi che nel programma di Arbore aveva un doppio ruolo: si alzava dal divano e diceva le sue 'catalanate'. Poi andava a suonare la tromba nell'orchestra che si chiamava 'Senza vergogna'".
Maurisa Laurito non è riuscita a trattenere un mare di lacrime: "Massimo era uno di noi in un periodo davvero fortunato. Una persona cara che non c'è più, un testimone di tempi meravigliosi dello spettacolo. Quest'anno c'è stata un'ecatombe: è andata via Mariangela Melato e poi il giornalista Aldo De Luca, anche lui un caro amico di noi tutti".
Massimo Catalano aveva espresso la volontà di essere cremato, senza funerali.