E' il suo momento: Nicola Canonico, dopo anni di gavetta, si prepara ad entrare a pieno titolo nello showbiz italiano. Campano doc, Nik, come lo chiamano gli amici, di strada ne ha fatta parecchia da quando scelse di lasciare il posto in banca per tentare la carriera nel mondo dello spettacolo. Ed ora la grande occasione: Nicola è uno dei naufraghi Vip della quinta edizione de 'L'Isola dei Famosi'. Ma il suo background è costruito attorno a serissime esperienze sia in tv che sul grande schermo. Fra le altre partecipazioni, quelle ne 'Il mio miglior nemico' di Carlo Verdone, 'Maradona la mano di Dio' di Marco Risi e 'The Decameron' di David Lenand. Ultima fatica, in ordine cronologico, il ruolo in 'Milano Palermo – Il ritorno' (nei cinema dai primi di novembre) con, tra gli altri, Giancarlo Giannini, Enrico LoVerso, Raul Bova e Romina Mondello. GossipNews l'ha incontrato alla vigilia della partenza per l’Honduras.
Insomma Nicola, sei pronto per quest'avventura?
Sono molto carico, determinato e motivato. C'è grande entusiasmo, non vedo l'ora che inizi.
La permanenza sull'Isola comporterà parecchie restrizioni, sei preoccupato?
Il fattore fame è quello che mi preoccupa di più. Sono abituato a mangiare anche mezzo chilo di carne in un pasto. Cercherò di superare questo problema dandomi alla pesca.
Cosa ti mancherà di più?
Le serate con i miei amici: grandi cene e grandi ubriacate (ride). Quei momenti assolutamente spensierati, in cui ti dimentichi di tutti i problemi.
Immagino che i tuoi amici ti staranno sostenendo in questi giorni.
I miei amici sono in campagna elettorale. Stanno promuovendo il mio fan club e non mi lasciano solo neanche per un attimo.
Dei tuoi compagni di avventura che cosa ne pensi?
Molto motivati anche loro. Ci siamo conosciuti questi tre giorni al ritiro ed è stato come una gita scolastica. Siamo un gruppo molto eterogeneo, ognuno ha la propria personalità, secondo me sarà una bellissima edizione.
Hai già legato con qualcuno?
Sicuramente con Lisa Fusco, anche lei partenopea, simpatica ed ironica. Abbiamo subito simpatizzato. Ma anche con lo stesso Cecchi Paone, la Trevisan e la Salvalaggio. Un impatto molto positivo, poi magari diventeremo tutti iene. Sottoposto a privazioni è normale che uno possa tirare fuori la parte meno bella di se.
Pensi di poter vincere il gioco?
La mia vittoria sarebbe quella di arrivare fino alla fine. Poi non è necessariamente il vincitore quello che ne esce meglio. Vorrei far conoscere Nicola per quello che è.
Lasci l'amore in Italia?
No, no, tranquilli (ride).