Edison Cavani, c'è solo Sole

Diventerà padre per la seconda volta, un altro maschietto, dopo Bautista, venuto al mondo un anno e mezzo fa, il piccolo si chiamerà Lucas. Edison Cavani, bomber sopraffino del Napoli, si racconta sulle pagine di Chi, posando con la moglie Maria Soledad, detta Sole, uruguaiana come lui e sua coetanea, in dolce attesa.

"Lo scudetto non è un sogno così lontano. Le squadre che vengono prima di noi sono raggiungibilissime. Diciamo che io e la mia squadra siamo sul pezzo", spiega Edison. E aggiunge: "Non sono arrivato a Napoli per fare di più di Maradona. Sono arrivato qui per entrare nel cuore della gente e lasciare un segno nella storia della mia società".

Il Matador, sempre a segno, vive un momento grandioso: "Per me è un periodo eccezionale e di questo devo ringraziare in primo luogo la mia famiglia. E’ qui che trovo tutta la forza di cui ho bisogno: nella dolcezza di mia moglie, nell’allegria di mio figlio. E in Gesù, il mio idolo". La fede è al centro della sua esistenza: "La nostra vita deve essere indirizzata a Dio. Lui ci riempie di talenti e noi dobbiamo impegnarci per metterli in mostra, per noi e per rendere testimonianza della sua grandezza. Quando sono sul campo voglio vincere a tutti i costi, fatico a digerire le sconfitte: nella vita si può essere miti come colombe, ma in campo noi calciatori dobbiamo essere aquile. Io studio per questo".

E' fuori dal mondo dei gossip e non ha mai corteggiato veline o showgirl: "Non le conosco. Sono stato da Maria De Filippi solo perché mia moglie è una sua fan, ma, a differenza di tanti miei colleghi, non so distinguere una velina da una conduttrice. Pure il tempo libero lo passa diversamente dai tanti colleghi: "La Ferrari? Posso farne tranquillamente a meno. La PlayStation? Non mi entusiasma, preferisco passare il tempo libero nella natura: quando mi ritirerò tornerò in Uruguay e farò un lavoro a contatto con gli animali".

Cavani, bravo ragazzo, felice della sua esistenza, ha un eroe del pallone preferito: "Quello che amo di più in assoluto è Batistuta. Ma è Gesù l’attaccante più forte nella storia di tutti i tempi".

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