Dopo il post pubblicato sui social per annunciare che il figlio Giacomo, 9 anni, ha vinto la sua battaglia contro un tumore cerebrale maligno, Elena Santarelli si è lasciata intervistare da Marco Liorni a ‘ItaliaSì’, il programma di Raiuno nel quale lavora dallo scorso anno. La showgirl ha pianto tantissimo e le sue sono state in parte lacrime di gioia e in parte lacrime di dolore. Perché, come ha spiegato lei stessa, non può dirsi felice al 100% in questo momento. Negli ultimi mesi c’è stato infatti un evento che non le permette di togliersi di dosso tutto il peso dell’ultimo anno e mezzo.
“Giacomo ha finito la chemio e le terapie, ma deve proseguire con i controlli, ovvero il ‘follow up’ come si dice in gergo”, ha spiegato Elena. Poi con le lacrime agli occhi ha aggiunto: “Io sono anche molto stanca, questo è un pianto di liberazione”. “Chiedo anche scusa a tutte le mie amiche perché ultimamente ero un po’ nervosa prima di avere questa notizia. Io sapevo che poteva essere l’ultima terapia di Giacomo. Ma prima di dichiarare la fine delle terapie bisogna fare una risonanza e il prelievo del liquor midollare, sono esami che mettono grande agitazione. Non sono riuscita a dormire”, ha continuato.
La Santarelli ha poi spiegato come ha avuto la bella notizia: “La dottoressa gli ha mandato un audio sul telefono spiegandogli tutto, che quella che aveva fatto era la sua ultima chemio, che aveva vinto la battaglia e che la malattia brutta non c’è più. Gli ha detto, ‘Giacomo puoi tornare a goderti la tua vita’. Quest’estate per esempio potrà tornare a prendere il sole, cosa che l’estate scorsa non ha potuto fare”.
L’ultimo anno e mezzo è stato però lungo e faticoso. Ci sono stati alti e bassi ed Elena ha dovuto indossare una machera. “E’ difficile andare in giro e sorridere a tutti i costi senza far trasparire nulla, il mio è stato un anno e mezzo di recita. Sono una mamma come tante altre che hanno affrontato quest’esperienza ma con il problema in più di essere riconosciuta per strada. La maggior parte delle persone si aspettano sempre il sorriso e la gentilezza da te. Ma in alcuni giorni ero così arrabbiata e incavolata che volevo poter esserlo essere liberamente e sognavo di essere solo Elena e non Elena Santarelli”, ha raccontato la 37enne.
Per paura che alle orecchie del figlio potessero arrivare parole che avrebbero potuto fargli male ha dovuto prendere degli accorgimenti: “In questo ultimo anno e mezzo ho smesso praticamente di andare in giro con mio figlio, oppure se uscivamo siamo andati in posti dove ci conoscevano già e in cui eravamo in qualche modo di famiglia. Non volevo andare al parco con mio figlio e magari sentire qualcuno dire, ‘Guarda c’’è la Santarelli col figlio con il tumore’. Queste parole potevano arrivare anche a Giacomo, che sa della sua patologia”.
“Mio figlio non sa tutti i rischi che ci sono dietro a questa malattia. Non ho mai pianto davanti a lui, ho sempre cercato di essere ironica. In questo momento mio figlio non mi sta guardando perché non sa neanche di Marzia, di quello che le è accaduto. Tendo a proteggerlo”, ha aggiunto.
FELICITA’ A META’
Ed è proprio la vicenda di Marzia che Elena non potrà mai dimenticare e che le ha impedito lo scorso venerdì di gioire al 100%. All’inizio del percorso terapeutico di Giacomo la Santarelli ha infatti conosciuto Valeria, una giovane donna che stava fronteggiando la sua stessa situazione. Valeria era la mamma di Marzia. Marzia oggi non c’è più, dopo aver perso qualche mese fa la sua battaglia contro il tumore.
“La mia felicità è contenuta per quello che è successo alla mia amica Valeria. Iniziare un percorso insieme e non poterlo concludere nella stessa maniera è un dolore atroce per me. Io non posso essere felice al 100%. Tutti meritano di arrivare a festeggiare come abbiamo fatto io e mio marito ieri sera. Quando questo non accade e accade alla tua migliore amica di percorso e alla sua bambina, Marzia, non riesci a gioire al 100%. Questa è una battaglia che si vince o che si perde, non ce lo nascondiamo. L’80% dei bambini si salva e gli altri rientrano in quell’orrendo 20%. I dati statistici ti vengono detti durante i colloqui”, ha spiegato Elena tra le lacrime.
Telefonare a Valeria venerdì scorso è stato un momento fortemente emotivo: “Non è stato facile chiamare Valeria, mi sono commossa al telefono. E’ come una sorellina per me. Mi sento inutile per il fatto che non posso fare niente per alleviare il suo dolore. Sono impotente. Penso che nessuno al mondo potrà guarire questa ferita. Anche il tempo non aiuterà, sarà solo una triste e lunga convivenza con questo dolore”.
LA DIFFICILE SCOPERTA
Durante l’ultima puntata di ‘ItaliaSì’, Elena ha poi ripercorso le tappe principali della vicenda che verso la fine del 2017 le ha sconvolto la vita, raccontando anche come è stata scoperta la malattia. “L’abbiamo appreso dopo una risonanza magnetica che era stata fatta a Giacomo da un professore molto bravo, un otorino. Eravamo andati da lui per una sinusite, perché Giacomo aveva dei sintomi che sembravano proprio quelli di una sinusite. Il dottore si era allarmato perché dopo due settimane e mezzo di cure a Giacomo era successa una cosa che non voglio dire perché potrebbe mettere in allarme altre mamma a casa. Questo dottore bravissimo ha capito tutto, che non si trattava di una semplice sinusite”, ha detto.
“Quello di Giacomo è stato un tumore raro, aggressivo, maligno. Questo lo siamo venuti a sapere dopo. Ora racconterò una cosa che non ho mai detto. Mio figlio ha avuto un intervento chirurgico dopo pochi giorni dalla scoperta della malattia. Un lunghissimo intervento, durato più di 14 ore. Quei minuti non passavano mai. Ho accompagnato mio figlio in sala operatoria. Lo lasci lì, te lo addormentano davanti perché i dottori dicono che la mamma è l’ultima persona che i bambini devono vedere prima di addormentarsi con l’anestesia. E’ un dolore enorme perché io non sai se potrai rivedere tuo figlio. Quando ti chiamano dalla sala operatoria e ti dicono che è andato tutto bene, è una sensazione bellissima. Puoi rivedere tuo figlio, certo in terapia intensiva, ma la gratitudine che si prova è immensa. Io sono grata per ogni singolo sorriso e passo di mio figlio”, ha poi aggiunto.
Venerdì Elena e il marito Bernardo Corradi hanno chiesto al primogenito di esprimere un desiderio e il piccolo ha chiesto di poter fare un viaggio da solo con i genitori. Sarà così che festeggeranno la notizia più bella che una mamma e un papà possono ricevere in casi come questi. “Giacomo ha chiesto come premio di poter fare un viaggio. Saremo solo noi tre, io lui e il padre”, ha concluso.