Elena Santarelli: 'Senza scuola e asilo impegnativo, ho trovato una persona che mi aiuta in casa'

Elena Santarelli ora, senza scuola e asilo, ha trovato una persona che l’aiuta in casa. E’ stato il modo migliore per gestire al meglio la sua famiglia, dato che non va più in onda solo il sabato con “ItaliaSì!”, programma condotto da Marco Liorni su Raiuno, ma tutti i giorni la mattina. La bella 38enne lo confessa a Tv Sorrisi e Canzoni.

Elena Santarelli: 'Senza scuola e asilo impegnativo, ho trovato una persona che mi aiuta in casa'
Elena Santarelli: 'Senza scuola e asilo impegnativo, ho trovato una persona che mi aiuta in casa'

“E’ un periodo impegnativo. Senza scuola e senza asilo. A noi mamme hanno chiesto di fare le maestre di italiano, di ginnastica, di arte. Non voglio pensare che a settembre riprenderemo la didattica a distanza. I bambini hanno il diritto di andare a scuola!”, esordisce Elena Santarelli.

Poi spiega come è cambiata la sua routine, cadenzata dagli impegni da moglie attenta di Bernardo Corradi e mamma con Giacomo, 10 anni, e Greta, 4 anni, i suoi adorati figli. “Organizzazione. Ho trovato una persona d’aiuto per la mattina. La sera si sa già cosa si mangia il giorno dopo. Sono pratica. A casa mi chiamano ‘il generale’”, rivela la showgirl e modella.

Prima aveva sempre voluto fare tutto da sola in casa, ora si è rivolta a un aiuto esterno, dato che passa più tempo fuori. L’emergenza sanitaria non l’ha terrorizzata. Elena confessa: “Con rispetto parlando, dopo quello che ho passato con mio figlio il Covid non mi spaventa. Io e mio marito abitiamo in una bella casa, abbiamo due bambini, siamo in salute. Il dolore era per gli altri. Quelli in ospedale, che non possono vedere i parenti, che hanno perso i figli, che non hanno avuto un funerale. Prima di conoscere il reparto di oncologia, non mi potevo rendere conto di cos’è la solitudine in quei momenti”.

Giacomo sta bene e non rischia: “No, è guarito. Dopo che finisci la chemioterapia, il sistema immunitario si ristabilisce”. Elena ora, nonostante il periodo complicato, è serena. Ha anche concluso la terapia di supporto iniziata dopo la malattia del figlio: “L’ho finita, ma ogni tanto sento il bisogno di aggiustare il tiro. La mia vita su Instagram è tutta sorrisi, ma il bip bip del macchinario a cui i bambini sono attaccati negli ospedali ce l’ho sempre in testa. Ora ci penso e mi addormento. Prima non dormivo”.