Elisabetta Canalis a Milano fa shopping da Cartier, in pieno centro. Arriva davanti alla famosa boutique del brand con l'auto, lascia la mamma, Bruna, a fare la guardia alla macchina, poi entra. Dopo un po' rispunta fuori a prendere il portafoglio lasciato in auto e fa nuovamente il suo ingresso nello store, per pagare: deve aver scelto il suo prezioso. Esce con una piccola bag tra le mani: avrà comprato qualcosa per sé o un regalo per il marito, Brian Perri? Possibile pure che abbia scelto qualcosa per Skyler Eva, la figlia che tra pochi giorni, il 29 gennaio, compirà 4 mesi, chissà...
E' ancora 'milanese' Elisabetta Canalis. I suoi look, in California decisamente più casual, nel capoluogo lombardo diventano più fashion. Per lo shopping da Cartier la showgirl e modella 37enne è in total black, con pantaloni aderenti, stivali 'very cool' e maglione in tono. Sopra un giaccone portato aperto, comodo, ma elegante. I capelli li ha lasciati sciolti, non porta occhiali sul bel volto, anche il make up è minimal, non ha bisogno di molto trucco per accentuare la sua bellezza. E' uscita con la madre per fare shopping da Cartier, poi di nuovo a casa dalla bimba, quella che la proietta al settimo cielo con tutta la sua tenerezza.
E' mamma e moglie, è soprattutto donna, appagata dal suo lavoro e dalla sua famiglia. Sempre cordiale, mai sopra le righe, ironica, capace di sorridere anche di se stessa, nei giorni scorsi, ospite di Radio2 nel programma Sociopatici condotto Andrea Delogu, Francesco Taddeucci e Fabrizio Biggio, defitita proprio da Biggio 'milf', ha detto: "Ormai rientro perfettamente nella categoria, vero? Però di solito alle milf piacciono i giovanissimi, mio marito invece ha 11 anni in più di me".
Eli in diretta radiofonica ha anche parlato del mondo dei social, dove lei stessa è attivissima, e Snapchat, che negli States è sempre più in voga. "Gli americani sono più sociopatici degli italiani. Quello che temo è che adesso vada troppo un social media che non amo, Snapchat. Anche io ?a?vevo fatto un profilo Snapchat, ma c'era gente strana, anche che conoscevo, che mi contattava. Ho chiuso il profilo", ha raccontato. Lei il network lo usa anche per promuovere le iniziative che la riguardano (e non) legate all'Unicef: "Uso molto Twitter per Unicef, ma anche Instagram, per documentare i campi profughi. Non ho grandi pretese, la mia politica è stata sempre comunicare quello che faccio. Ho notato che le persone a cui mi rivolgo si sensibilizzano e a volte mi ringraziano", ha spiegato.