Elisabetta Gregoraci alla prima di 'Mata Hari' con Flavio Briatore e Nathan Falco

Elisabetta Gregoraci è arrivata al cinema Adriano di Roma per la prima di "Mata Hari", la pellicola di cui è protagonista. Cinta da un elegante abito nero con maniche in pizzo, si è fatta accompagnare dai suoi due uomini: il marito Flavio Briatore e il figlio Nathan Falco.

Elisabetta Gregoraci bellissima alla prima di 'Mata Hari'

"In questa pellicola ho avuto l'onore di interpretare Mata Hari, un personaggio storico molto particolare - ha detto Elisabetta Gregoraci durante la prima del film - Devo ammettere che è stato impegnativo".
La signora Briatore ha condiviso il set con l'attore hollywoodiano John Savage e si è detta entusiasta di questa esperienza, anche se all'inizio ha avuto qualche timore: "Avendo, in passato, fatto sempre televisione avevo un po' paura di vestire i panni di una donna così ricca di sfaccettature - ha spiegato - Ma, per fortuna, è andato tutto nel migliore dei modi, grazie a una squadra di professionisti di primo livello che mi ha supportato in ogni momento sul set".

Eli con il marito Flavio Briatore e il figlio Nathan Falco

La regista di "Mata Hari", Rossana Patrizia Siclari, si è detta soddisfatta del lavoro di attrice della Gregoraci: "Elisabetta - ha affermato - ha talento cinematografico e sono estremamente felice della mia scelta".

Elisabetta insieme Cataldo Calabretta, avvocato e suo grande amico
La Gregoraci con Francesca Tasi, la regista Rossana Patrizia Siclari, John Savage e Fabio Fulco
Tra gli ospiti della prima, Janet De Nardis, Alessandra Pierelli insieme al marito e Elisa D'Ospina

Elisabetta Gregoraci è al settimo cielo per questa svolta così importante della sua carriera nel mondo del cinema. Intervistata da Vanity Fair, ha raccontato di aver portato il figlio Nathan sul set durante le riprese: "Mata Hari aveva 41 anni quando è stata uccisa, cinque più di me, quindi mi hanno dovuto aggiungere qualche ruga. Nathan mi guardava e mi diceva: 'Mamma, come sei vecchia'. E a casa, mentre mi preparavo per la parte, mi domandava: 'Ma stai sempre a leggere?'. 'Un giorno capirai l’importanza dello studio', gli rispondevo. E lui: 'Ma io i compiti non li voglio fare'".

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