Elodie Di Patrizi ha fatto una difficile confessione: il suo titolo di studio è la terza media. La 30enne lo ha detto in un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’, in cui ha rivelato anche di aver vissuto momenti molto duri da bambina a causa della sua situazione familiare al Quarticciolo, quartiere della periferia romana.
“I miei si sono separati quando avevo otto anni ma anche prima non erano molto felici, a casa non c’era una bella arietta. Mia mamma faceva la cubista, era una ragazza con problemi, mi ha avuta a 21 anni. Entrambi hanno sofferto molto ed erano onesti in questo, non hanno mai camuffato il loro malessere. Ma per me che ero una ragazzina e lì vedevo così erano dei folli”, ha fatto sapere.
In famiglia le difficoltà erano molto serie: “Tossicodipendenza. Io l’ho capito dopo un po’ ma non ho reagito arrabbiandomi, anche se poi ho avuto dentro di me tanta rabbia per parecchio tempo. Ho detto vabbè vi do una mano, cerco di capire come aiutare". Oggi però la seconda classificata ad 'Amici 15' non se la sente di puntare il dito contro i suoi genitori. "Non mi va di addossare colpe a loro, ma sono stata anni a tentare di sistemare una cosa che non è sistemabile, non da una ragazzina”.
“Tornavo a casa e non c’era l’acqua calda, non riuscivo a studiare, provavo a proteggere mia sorella che ha tre anni meno di me: cercavo di non farle capire quanto andassero male le cose. Una situazione che mi creava un nervoso, una rabbia enorme, ma che non mi ha mai fatto sentire una sconfitta”, ha aggiunto.
Così il suo percorso di studi non si è concluso con la fine del ciclo delle scuole superiori. Il diploma non l’ha mai preso. “I miei genitori non sono mai andati a parlare con un professore. Io ho la terza media e per dirlo ci ho messo anni: mi vergognavo come una ladra”, ha spiegato.
Col senno di poi vorrebbe aver fatto scelte diverse, ma da adolescente non trovò nessuno ad indirizzarla nella giusta direzione. Non vuole però dare tutta la colpa agli altri: fu lei stessa a prendere la decisione di non presentarsi all'esame di maturità. “Rimpiango moltissimo il fatto di essere ignorante. Mi fa sentire a disagio, anche perché sono stata vigliacca: ho fatto il liceo fino al quinto anno, senza mai essere bocciata. Arrivata a maggio, mi sono ritirata. Non mi sentivo all’altezza di fare l’esame. Certo, allora mica l’ho detto così, ho fatto la coatta: mi ero inventata una storia del tipo che non avevo bisogno che qualcuno mi giudicasse, che mi dicesse se fossi pronta o meno. Ma avevo solo paura del fallimento, una cosa che mi ha accompagnata a lungo”, ha concluso.