Per uno dei suoi avvocati, che lo sta seguendo nel processo Ruby, Nadia Alecci, il licenziamento da parte di Mediaset "mi è sembrato un "filino" esagerato nei modi e nei sistemi, perché Fede è un grande giornalista".
Ieri, il giorno seguente la rottura, dopo ore di tensione, in cui Emilio Fede è arrivato come niente fosse in azienda per andare nel suo ufficio al Tg4 e barricarsi dentro, comunicando con gli altri con i 'pizzini', tutto si è risolto. Il giornalista alla fine è sceso a miti consigli. Ha incontrato i 'capi' e si è arreso ai loro voleri. "Ho firmato le dimissioni. Ora si riparlerà del mio ruolo in azienda". Alle 19, salutando commosso il pubblico al telegiornale, ha detto: "Non è un addio". Ne è convinto Emilio. Gli altri meno.
A 81 anni, nel primo giorno da ex direttore, dice all'Adnkronos: "Ho letto i giornali e mi sono subito messo di buon umore, ho letto cose che normalmente si scrivono di chi non c'è più, con il piacere di esserci ancora. Leggendo la mia storia mi sono detto 'però, quanto sono bravo', e poi ci sono i tanti messaggi e messaggini che ho ricevuto, fra gli altri quello del direttore di Radio1 e del Gr1 Antonio Preziosi, che mi invitava a entrare a far parte della sua squadra. L'ho ringraziato. Fuori casa è pieno di gente, ho dovuto farla allontanare". Emilio Fede è pronto a un nuovo show. Solo due giorni di vacanza negli ultimi due anni. Fare il pensionato a casa non è per lui.
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