Emma Marrone sbotta e lancia una frecciata per niente velata. “Io massacrata all'Eurovision, i Maneskin coi tacchi vanno bene: è sessismo”, sottolinea nella lunga intervista a Il Giornale.
La salentina 36enne parlando dei suoi 10 anni di carriera, nel fare un bilancio elencando i lati positivi, dice: “I pregiudizi ci sono sempre stati e ci saranno sempre. Ma ho imparato a fregarmene perché so quanto valore do al mio lavoro”. Poi, passando alle cose negative, Emma precisa: “Talvolta non sono stata appoggiata come mi sarei aspettata. Quando sono andata all'Eurovision Song Contest nel 2014 avrei potuto portare una canzone tipicamente italiana, ma volevo dire che in Italia anche le donne possono fare rock. E così ho portato 'La mia città', che è un pezzo molto rock’n’roll".
“Mi presentai con un look molto aggressivo. Ed evitai di dare interviste ai giornalisti di paesi dichiaratamente omofobi - continua la cantante - Ma invece di dire che bello, specialmente qui in Italia mi presero in giro per delle foto con gli shorts color oro che si vedevano sotto l'abito. Nel nostro dal punto del sessismo c'è ancora molto da fare e lo conferma come la stampa, blog e giornalisti o pseudo tali hanno affrontato la conferenza stampa dei Maneskin dopo la vittoria all’Eurovision".
Emma chiarisce ulteriormente il suo pensiero e lancia la sua frecciata: “Damiano è stato apprezzato quando si è presentato a torso nudo con gli stivali sul tavolo e la bottiglia. Io invece ero stata criticata, specialmente dalle donne. Forse su certe cose sono sempre stata troppo avanti”.