- Il comico 77enne silurato a causa della t-shirt con il simbolo e il motto della Xa Flottiglia Mas
- La decisione arriva nel tardo pomeriggio di ieri: “Quanto accaduto è inaccettabile”
Enrico Montesano viene silurato, la t-shirt con il simbolo e il motto della Xa Flottiglia Mas, formazione paramilitare fascista, indossata durante le prove con la sua maestra in sala gli costa carissimo: cacciato da Ballando con le stelle a causa della maglietta estremista, il comico 77enne si difende e annuncia: “Farò causa”.
La decisione dei vertici Rai arriva nel tardo pomeriggio di ieri. “Quanto accaduto ieri sera è inaccettabile - si legge nella nota diffusa da Viale Mazzini -Resta inammissibile che un concorrente di un programma televisivo del servizio pubblico indossi una maglietta che rievoca una delle pagine più buie della nostra storia”.
Il capo di Montesano scatena la polemica e l’indignazione. Pure l’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, che aveva chiesto subito l’esclusione del comico, autore di una “vergogna che offende le vittime della criminalità nazifascista e la Resistenza, radice della Repubblica”, dopo la ‘cacciata’ su Twitter commenta: “Una decisione doverosa che ha raccolto l’indignazione di tantissime e tantissimi democratici e antifascisti”.
L’attore però non ci sta. Sul social spiega: “Sono profondamente dispiaciuto e amareggiato per quanto accaduto durante le prove del programma. Sono un collezionista di maglie: ho quella di Mao, dell'Urss, ma non per questo ne condivido il pensiero. Non c'era in me nessuna intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante. Sono sempre stato un uomo libero e democratico. Credo nei valori della Costituzione e mi scuso profondamente con chi si è sentito offeso e turbato. E' stata un'ingenuità. Io col nazifascismo e tutti i totalitarismi non c'entro nulla e li disprezzo profondamente. Chiedo ancora scusa”.
Montesano poi annuncia: “Ho dato mandato al legale Giorgio Assumma, insieme al mio agente Settimio Colangelo, di esaminare la situazione, per tutelare al meglio la mia identità personale e la mia onorabilità. Dichiaro la mia assoluta buona fede e ricordo di essere stato un parlamentare di sinistra, in linea con la mia fede politica che non può essere certo accostata a quella fascista”.
L’artista poi precisa: “La maglietta da me indossata è stata visionata dai rappresentati della Rai sia durante le mie prove della prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, senza alcuna obiezione. Aggiungo che il materiale montato e messo poi in onda è stato ulteriormente esaminato dai rappresentati della Rai che non hanno minimamente dubitato della regolarità e della liceità delle immagini”.