Eros Ramazzotti: ''Michelle Hunziker? Un amore può finire senza che sparisca l’affetto''

  • Il cantante 58enne parla del legame con l’ex moglie, madre della sua Aurora
  • Ha ritrovato un forte legame con la showgirl svizzera 45enne

Eros Ramazzotti si confessa senza filtri nella lunga intervista su Sette, inserto del Corriere della Sera. Parla dei suoi successi, della carriera, della fatica per arrivare senza arrendersi mai e di Michelle Hunziker, conosciuta nel 1995, quando lei aveva 18 anni e lui 32. Nel 1996 è nata Aurora e nel 1998 si sono sposati: il loro rapporto sentimentale è durato 7 anni. Con lei ha ritrovato un forte legame. “Un amore può finire senza che sparisca l’affetto”, sottolinea il cantante 58enne.

Eros Ramazzotti: ''Michelle Hunziker? Un amore può finire senza che sparisca l’affetto''

Eros ha voluto la sua ex moglie Michelle e la primogenita nel videoclip di “Ama”, il suo nuovo brano. Quando deve parlare della svizzera, non ha dubbi e dice: “Michelle? Ho, abbiamo, voluto dimostrare una cosa semplice e bellissima: che un amore, per quanto grande e per quanto profondo, può finire senza che sparisca l’affetto, la condivisione, il desiderio che l’altro sia felice”.

Quando ho invitato Michelle a fare il video con Aurora e con me lei è stata felice - continua Ramazzotti - La mia canzone è un inno all’amore senza regole imposte, senza codici da rispettare. L’amore integrale, quello che non consente pregiudizi e barriere”. 

L’artista romano poi aggiunge: “Quando leggo di mariti che uccidono le loro compagne o di padri che ammazzano i figli, penso che davvero viviamo in un mondo capovolto, in cui il rapporto più bello, più nitido, quello che, quando cambia natura, può trasformarsi in affetto eterno, può diventare invece annientamento dell’altro o possesso fragile ed egoista”. 

Il cantante 58enne parla del legame con l’ex moglie, madre della sua Aurora

Eros Ramazzotti fa anche una riflessione sulla società di oggi, distorta e incattivita: “Mi colpisce oggi il desiderio delle persone di guardare ogni cosa con uno sguardo nero, pieno di sospetto e di rancore, carico di pregiudizi e di giudizi, spesso ingiustificati. Gli uni e gli altri. I social sembra stiano diventando il festival del negativo: non capisco perché le persone amino usarli non per comunicare gioia e pensiero, ma livore e odio. Spesso sui social gli esseri umani vengono aggrediti per le loro idee o per quello che hanno fatto o, semplicemente, per come sono. Qualche volta vorrei vederli in faccia, i leoni da tastiera che insultano chi è grasso, magro, alto, basso! Vorrei controllare se loro sono perfetti. Non mi importa tanto per noi, che facciamo parte del rutilante mondo dei media. Mi importa per la ragazza che viene derisa, per il bambino che viene bullizzato e ne soffre da cani”. 

L'artista ha voluto la bionda e la figlia nel suo videoclip di "Ama"

“Possibile che nessuno possa difendere i più deboli da questo tribunale improvvisato, autonominato, che emette sentenze arbitrarie e può distruggere la serenità di un essere umano? A me non piacciono le semplificazioni estreme e non mi piace che tutto sia appiattito, che nel grande calderone, siano messi sullo stesso piano chi si improvvisa musicista e chi ha studiato per anni composizione al Conservatorio. Tutti uguali? Manco per niente. Ognuno è figlio della fatica che ha fatto nella vita, del suo talento, della determinazione del suo carattere”, sottolinea Eros. 

“Vedo gente spuntata dal nulla che viene, con la stessa velocità, idolatrata e dimenticata. Un grande palcoscenico virtuale in cui un giorno sei una star e il giorno dopo quello che pulisce i gabinetti. Proprio perché questo appiattimento, questa idea che tutti siamo uguali, che non conta nulla né lo studio, né il lavoro che si sono fatti, ha finito col rimuovere ogni metro di giudizio ogni riferimento. Io non sono geloso di questi che hanno successo in un attimo, ma lo trovo ingiusto. Per loro, che domani saranno riconsegnati all’oblio, e per tutti quelli che nella vita si sono fatti un mazzo così…”, conclude il cantante.