Ormai è una star internazionale. Moran Atias a 32 anni ha trovato la sua dimensione a Hollywood, recitando in "The next three days" accanto a Russell Crowe. Prima si era guadagnata il plauso della critica per "Oggi Sposi" con Luca Argentero, "Gas" di Luciano Melchionna, "La terza madre" di Dario Argento, "Le rose del deserto" di Mario Monicelli.
Mora, accattivante, sexy, impegnata nel sociale con APJ (Artisti per la pace e la giustizia) per la raccolta fondi dopo il disastro ad Haiti, sarà la protagonista di "Third Person", la nuova pellicola del regista premio Oscar Paul Haggis. Le riprese sono iniziate lo scorso 17 ottobre a Roma. Moran veste i panni di una zingara che avrà una relazione con un uomo d'affari americano per niente affatto innamorato dell'Italia.
L'attrice per entrare nel ruolo, proprio come ha fatto Robert De Niro in passato o Daniel Day Lewis, non ha solo pensato a studiare il copione o a frequentare corsi di recitazione, ha voluto pure immergersi completamente nella realtà quotidiana che vive chi è costretto per miseria o per cultura a girovagare per strada. Per quattro giorni la settimana Moran nell'ultimo mese, usando il metodo Stanislavskij, si è vestita da zingara, ha portato con sè anche tutto il necessario per lavare i vetri delle auto ai semafori e ha camminato per le vie di Roma, entrando completamente nel personaggio. Ha anche rischiato grosso in alcuni momenti, ma la paura non ha mai avuto il sopravvento. Il suo primo pensiero è sempre stato acquisire sicurezza recitativa per essere credibile al cento per cento durante i ciak.
Le foto esclusive che la immortalano non sono immagini dal set, ma fermo immagine della realtà vissuta dalla Atias durante la sua trasformazione camaleontica a cui solo poche star dicono di sì.
In "Third Person", al suo fianco, recitano il fascinoso James Franco, Mila Kunis e Liam Neeson. Moran Atias ha raggiunto un traguardo importante nella sua carriera sul grande schermo, ma sa che non bisogna mai fermarsi. Per crescere e diventare una diva a 360° è necessario mettersi in gioco sempre.