Eugenio Finardi parla della figlia con la sindrome di Down: 'Ecco dove vive oggi a 40 anni'

  • Il cantautore in una nuova intervista a ‘Il Corriere della Sera’ racconta della figlia Elettra
  • Oggi la sua primogenita ha 40 anni, ma non vive più con i genitori: ecco dove si è trasferita

Eugenio Finardi ha parlato di nuovo della sua primogenita Elettra, che ha la sindrome di Down, in una nuova intervista rilasciata a ‘Il Corriere della Sera’. Il cantautore 70enne scrisse per lei la canzone ‘Amore diverso’, era il 1982. “Elettra è la mia primogenita; prima della sua nascita non avevo esperienza di quel sentimento diverso dall’amore sensuale. La paternità rende tutto assoluto, ancora di più se ti nasce un figlio con qualche problema”, ha spiegato.

Eugenio Finardi, 70 anni, con la figlia Elettra, 40, che ha la sindrome di Down e si è trasferita in comunità a 20 anni

Oggi Elettra ha la sua vita lontano dalla casa di famiglia. “A 20 anni ha scelto di vivere in comunità. Ci disse ‘Io voglio stare con quelli come me’. Per noi non è stato facile; ma bisogna vederla dal suo punto da vista: prendeva il tram per andare a scuola, dove è stata sempre seguita da insegnanti di sostegno, attraversava la città in metro, ma faceva molta fatica a integrarsi in una grande città. Credo sia intelligente abbastanza da averlo capito”, ha fatto sapere Finardi.

“Ha voluto prendere la sua strada. Gli ultimi tre anni, per il Covid, sono stati molto difficili: l’isolamento e la malattia di molti compagni avevano rotto l’equilibrio. Per fortuna nella sua vita c’è tanta musica: conosce tutte le mie canzoni a memoria, e le canta con gusto anche se è stonata come una campana, ha aggiunto.

La cantautore milanese si è definito ateo

Sulla religione il cantautore milanese ha detto: “Continuo ad essere ateo. Non credo che possa esistere un Dio tra quelli proposti dalle religioni. Però a un certo punto, pensando a Bach, Palestrina, Michelangelo o Dante, ho iniziato a ragionare al contrario, analizzando le aspettative umane sull’onnipotenza. Sono arrivato alla conclusione che Dio è l’universo e la musica i suoi sacramenti. Se guardi le stelle, ascolti Bach o leggi Dante, trovi Dio”.