Eva Grimaldi pensa che la moglie Imma Battaglia sia più bella di Gabriel Garko. L’attrice 59enne, che ha sposato l’attivista per i diritti LGBT lo scorso weekend, lo ha detto nel programma radiofonico ‘I Lunatici’, spiegando anche di considerare ormai Garko come un “fratello”. “Gabriel è mio fratello. Ormai siamo fratelli, è meraviglioso. E' di una bellezza straordinaria, ma io vedo sempre più bella Imma”, ha fatto sapere.
Poi Eva ha raccontato di essere stata lei a fare il primo passo con la Battaglia: “Quando ho visto Imma non so cosa mi sia scattato. Una magia pura. Noi siamo energia. E l'energia attrae altra energia. Con Imma ho fatto tutto io. Il primo, il secondo, il terzo e il quarto passo li ho fatti io”.
Durante la trasmissione la stessa Imma, 59 anni, è intervenuta telefonicamente ha rivelato alcuni dettagli sul modo in cui ha conosciuto la Grimaldi. “Lei è venuta a cercarmi al Gay Village (il noto locale dell’estate romana ideato proprio da Imma, ndr), l'ultima sera dell'edizione del 2010. Io stavo mangiando delle patatine fritte, stavo svaccata, era la serata di chiusura, dopo l'una di notte”, ha detto.
“Mi scocciava, io sono una 'anti-vip', lei si è presentata, eravamo nella sala house, mi ha detto che quella musica non le piaceva, mi ha chiesto di essere accompagnata nella sala dove c'era la musica commerciale. L'ho presa per mano per accompagnarla, le ho preso qualcosa da bere e me ne sono andata. Dopo un po' è tornata da me ed è scoppiata a piangere. Mi si è buttata addosso. Mi ha intenerito molto, abbiamo iniziato a parlare. Devo dire che mi ha corteggiato in modo molto insistente”, ha aggiunto.
Infine la Grimaldi ha commentato le sue bellissime nozze. “Il mio matrimonio è stato un inno dell'amore. L'amore che ha trionfato. Quello che è contrario al matrimonio, quando lo fa, poi si rende conto che qualcosa accade. Secondo me lo ammette anche quello che è proprio contrario alle nozze. Almeno, nel nostro c'era una magia pazzesca. Se ho pianto? Certo, io piango anche se una foglia cade male per terra. Figuratevi se non ho pianto quel giorno. E' stato un momento dall'enorme valore, anche considerato questo preciso periodo politico”, ha spiegato.
“C'è ancora tanta strada da fare per i diritti delle persone omosessuali. Io ho sempre avuto amici gay, lesbiche e trans, però non conoscevo veramente le loro storie. Da nove anni a questa parte conosco perfettamente i loro percorsi e su questo devo dire che quanto hanno lottato e quanto dovranno ancora lottare è impressionante”, ha concluso.