Ha voluto dire la sua. L'ha fatto con una nota inviata a "Striscia la notizia" e pubblicata sul sito del tg satirico di Antonio Ricci. La presunta evasione fiscale del conduttore e comico messa sotto la lente d'ingrandimento dal Fatto Quotidiano e la notizia sull'acquisto di un elicottero fatto con escamotage per eludere l'Iva, sempre raccontato dal giornale, lo hanno mandato su tutte le furie. Stavolta, invece di un semplice tweet di smentita, ci ha tenuto a precisare fornendo maggiori dettagli.
"Al solo scopo di mettermi in cattiva luce di fronte all'opinione pubblica e, non casualmente, proprio alla vigilia del mio rientro alla conduzione di "Striscia la Notizia" di lunedi 28 ottobre, sono state di nuovo pubblicate dal Fatto Quotidiano notizie relative ad una pretesa verifica fiscale che mi vedrebbe debitore di svariati milioni di euro, nonchè ad un elicottero che non rappresenta neppure l'oggetto del predetto accertamento e non ha mai costituito motivo di contestazione nei miei confronti - ha scritto Greggio - Peccato che circostanze, cifre, valori e quant'altro contestatomi, sono totalmente privi di alcun fondamento: non lo dico perché così farebbe qualunque contribuente tartassato, ma per la semplice ragione che i fatti stanno totalmente dalla mia parte".
"Come ho già più volte precisato e documentato, in Italia ho sempre pagato tutte le tasse dovute fino all'ultimo centesimo e non ho mai evaso nè eluso alcunchè - ha poi continuato - I miei legali stanno chiarendo tutto, con estrema lealtà, all'organismo competente, innanzi al quale, contrariamente a quanto affermato dal predetto quotidiano, non mi avvarrò di alcuna ipotesi agevolata di accordo, nè tantomeno di patteggiamenti di alcun tipo: questo perchè sono totalmente dalla parte della ragione e la ragione, in quanto tale, non ha mediazioni".
"Una sentenza di un Tribunale della Repubblica, ormai passata in giudicato, ha già accertato - dopo anni di indagini e prove - la mia regolare ed effettiva residenza nel Principato di Monaco - ha infine concluso - Denuncerò ora nelle sedi più opportune non solo gli autori dei comportamenti illecitamente tenuti nel corso di questa vicenda (per alcuni, anzi, ho già recentemente provveduto) ma anche coloro che, come il Fatto Quotidiano, senza spirito critico e deontologia professionale, pubblicheranno notizie infamanti o comunque non corrette, giustificate da puro intento scandalistico. Alla fine di tutto, quantomeno, beneficeranno del sicuro ricavato di queste mie azioni difensive le tantissime persone e le innumerevoli associazioni che, da tanti anni, godono della mia concreta solidarietà".