Fabrizio Corona ieri sera, martedì 8 settembre, ha presentato a Milano al cinema Odeon il suo docufilm, "Metamorfosi", dedicato all'ultimo periodo della sua vita, quello che va tra il 2011 ed il 2012, prima che venisse arrestato. E' riuscito a esserci grazie al permesso del magistrato di sorveglianza che gli ha concesso alcune ore libere dalla comunità Exodus di Don Mazzi a cui è stato affidato fuori dal carcere per finire di scontare la sua pena. Erano quasi tre anni che non era al centro dei riflettori. Tutti, nel vederlo, acclamato da una gran folla, hanno pensato se la sua sia una vera "Metamorfosi". Fabrizio Corona, a chi glielo ha chiesto, sicuro ha risposto di sì.
E' una vera 'metamorfosi' quella di Fabrizio Corona? Immancabile chiederselo. La premiere del docufilm dell'ex re dei paparazzi a Milano è stata come ci si aspettava, con tanti amici e 'amici di amici' presenti, veline (come Giulia Calcaterra), facce famose, come quella di Clara Alonso e il suo bello. Non sono mancati i gadget di aziende legate proprio a Fabrizio Corona. Quel mondo che aveva lasciato entrando in cella pare averlo circondato di nuovo, come se niente fosse, dopo uno 'stand-by' obbligato, dovuto alla Giustizia che gliel'ha fatta pagare.
Fabrizio Corona per far vedere a tutti la sua vera 'metamorfosi' è arrivato alla premiere del suo docufilm all'Odeon a Milano intorno alle 19,30. Come un attore consumato ha ringraziato tutti. Giacca, camicia bianca e occhiali da vista, scortato dalla sicurezza, quando è entrato in sala per la proiezione, ha raccolto un lungo applauso, po si è seduto in prima fila, accanto a lui Carlos, il figlio 13enne, che ha abbracciato calorosamente.
Al termine della proiezione del docufilm in cui si è voluta raccontare la vera metamorfosi di Fabrizio Corona, l'imprenditore è salito sul palco. Non potendo rilasciare particolari dichiarazioni, si è limitato a dire: "Ringrazio il magistrato per l’opportunità che mi ha dato di essere qui, è già un privilegio. Sono contentissimo di vedervi. L’unica cosa che posso dire è una frase di mia madre che si sente nel film, ovvero che io non potevo capire se non avessi prima provato un grandissimo dolore. Oggi mi è stata data la possibilità per dimostrare a mio figlio che ce l’ho fatta e ce la posso fare".
Alla premiere del docufilm "Metamorfosi" anche l'avvocato di Fabrizio Corona, Ivano Chiesa, che ha spiegato: "Questa era la sua prima uscita pubblica in un’ottica di riabilitazione e recupero. La metamorfosi di Fabrizio è ancora in corso: senza la detenzione e l’affidamento in prova il cambiamento non si sarebbe mai compiuto completamente. L’uomo che è adesso è diverso da quello che avete conosciuto. Questo è il suo lavoro. Questi i suoi amici. La serata fa parte del processo di reinserimento nella società".
Tutti si chiedono se sia veramente cambiato, se sia davvero un uomo diverso. Intanto Gabriele Parpiglia, giornalista di Chi e intimo del manager, presente alla premiere, lo saluta anche sul network con un lungo post.