Fedez può ritenersi soddisfatto di come sono andate le cose a "X Factor 8", il rush finale ha visto due concorrenti della sua squadra, Madh e Lorenzo Fragola, contendersi il primo posto. Un bel debutto per il rapper alla sua prima volta nei panni di giudice del talent-show di SkyUno. Intervistato da Sette, il cantante ha ribadito un suo pregiudizio rispetto ai così detti figli d'arte, in particolare quello per Francesco Facchinetti che in passato ha condotto proprio "X Factor".
I figli d'arte a Fedez non piacciono: "Come Francesco Facchinetti: non si può non riconoscere che sia stato molto più fortunato di me e che la sua carriera tv non è stata meritata. Se guardo Alessandro Cattelan, vedo talento e perseveranza. Con Francesco Facchinetti vedo solo suo padre (Roby Facchinetti dei Pooh, ndr)". Messi da parte i figli d'arte, Fedez ha dato anche un quadro lucido della grande machina dei talent-show e non ha espresso un giudizio positivo rispetto alla televisione: "Non funziona più che partecipi a un talent e poi vendi la tua musica. La verità è che l'artista non si può più permettere di fare l'artista e basta". E alla sua squadra, durante "X Factor 8", ha spiegato esattamente come stanno le cose: "Ho messo i ragazzi davanti a una lavagna - ha detto - 'Come non farvi fregare' c'era scritto. Ma non posso essere il portavoce del loro disagio". "In tv l'umanità viene uccisa - ha proseguito - L'ho verificato con miei occhi: è un luogo di personaggi e non di persone. Mi ha sorpreso però vedere ragazzi molto più competenti di musica di quanto non lo fossi io". Fedez ha lanciato un messaggio forte e chiaro ai concorrenti dei talent: "Quando uscite non firmate con nessuno - ha ammonito - tanto quelli che vengono da voi era gente che andava di moda 10 anni fa e ora non ha niente. Si firma solo in cambio di soldi".
Della sua formazione il giudice di "X Factor 8" ha poi raccontato: "Devo quello che sono ai centri sociali, anche se adesso non ci posso andare, non sarei accolto bene, mi vedono imborghesito. Tra i punti di riferimento è facile fare grandi nomi. Citare Gandhi, Lennon, Lou Reed, ti fa passare per una persona d'alta cultura. Io li ho scoperti dopo e sono cresciuto con i Blink-182". Il rapper ha ricordato anche i suoi esordi nel mondo della musica: "Non avendo i mille euro da dare a un regista per un video, mi comprai una macchina fotografica da 500 euro, mi chiusi in casa e guardando i tutorial ho imparato a montare i video da solo, che sono ancora online, con 15-20 milioni di visualizzazioni".