- Durante l’intervista al rapper 34enne la conduttrice 73enne cede al dolore
- Federico si alza e l’abbraccia fortissimo: anche il volto dell’artista si riempie di lacrime
Mara Venier non ce la fa. Crolla in lacrime in tv, a Domenica In. “Grazie Fedez, mi hai aiutato ma non abbiamo fatto in tempo…”, dice con la voce spezzata. Poi si ferma. La conduttrice, durante l’intervista al rapper 34enne, cede al dolore. L’artista, commosso, replica: “Non è andata”. Poi si alza, va da lei e l’abbraccia fortissimo: anche il volto di Federico si riempie di lacrime. Il pubblico applaude, il momento è toccante. Tutto lascia presupporre che la ‘zia’ abbia chiesto aiuto al marito di Chiara Ferragni per provare a ‘salvare’ il genero, Pier Francesco Forleo, il compagno della figlia Elisabetta Ferracini, morto lo scorso giugno a causa di un tumore che lo ha annientato in pochissimo tempo.
Mara piange e Fedez fa lo stesso nel confortarla. L’angoscia del male che ti porta via è ben presente in entrambi. Il rapper dopo aver sconfitto il tumore anche recentemente è stato ricoverato per due ulcere e un principio ischemico allo stomaco. Aveva un’emorragia interna: i medici lo hanno salvato ancora una volta.
Ora sta meglio, ma Fedez ha ancora paura. Del suo difficilissimo percorso dice: “Mi sono trovato a fare i conti con la possibilità di morire e affrontarla in maniera così precoce non è sano per la mente. Anche dopo l'intervento e aver curato la malattia, c'erano degli strascichi. Avevo questa volontà di fare ingestione di vita, dormivo poco, uscivo sempre, cercavo di frequentare quanta più gente possibile. Poi associato a una cura farmacologica mi sono ritrovato a prendere più di sette psicofarmaci di categorie diverse tutti insieme e mi hanno portato ad avere un attacco ipomaniacale, quindi non dormivo, ero molto agitato, non ero lucido e facevo cose strambe. Ho messo a rischio la stabilità della mia famiglia oltre che la mia stabilità fisica. È stato un percorso molto difficile. Non era tanto la dipendenza fisica, in sé…”.
"Dopo Sanremo, dove ero nel culmine della mia poca lucidità, la mia bocca smette di funzionare, comincio ad avere dei tic e non riesco più a parlare in maniera fluida. Stoppo tutti i farmaci, senza scalarmi e quindi ho avuto l'effetto rebound, che è bruttino, perché sono stato due settimane senza camminare per i crampi alle gambe, non distinguevo i sogni dalla realtà, avevo sudori freddi, disorientamento. Dopo, senza farmaci, sono caduto in una depressione profonda e ce ne è voluto un po’”, racconta Lucia.
“Se ne esce facendosi seguire da specialisti. Attualmente in Italia seguire questi percorsi è un privilegio ed è assurdo che sia così. Penso che anche la salute della mente deve essere un diritto, non un privilegio per ricchi. Le cure devono essere coperte dal sistema sanitario nazionale”, aggiunge Fedez. Ha pensato al suicidio: "Se io oggi sono ancora qua e non l'ho fatta finita è stato per la mia famiglia, a volte il dolore è talmente forte che pensi anche a gesti estremi porvi fine. Però quando hai dei figli, hai delle responsabilità e il pensiero di cosa potresti fare a loro per fortuna ti frena”.
Federico parla di Chiara, la sua forza, di come è nato il loro amore. Mara lo ascolta e applaude il suo impegno nel fare beneficenza. Poi si lascia andare al momento di commozione estrema. Il genero amato non c’è più e lei ha un vuoto enorme nel cuore.