Filippo Magnini si lascia andare a una difficile confessione. Durante la sua odissea per la squalifica per doping, arrivata l’1 giugno 2017, lo sportivo 38enne era assolutamente devastato. “Giorgia mi sentiva piangere nel letto”, racconta a Oggi. La Palmas ha saputo stargli accanto e sostenerlo. Per fortuna il dramma del nuotatore si è concluso lo scorso 26 febbraio con l’assoluzione piena da parte del Tribunale dello Sport di Losanna.
Filippo Magnini, che ha raccontato la sua triste vicenda in un libro, “La resistenza dell’acqua”, edito da Sperling & Kupfer, al settimanale dice: “E’ una ferita ancora aperta, sono felicissimo, ma è una lacerazione che mi porterò dietro come un bagaglio”.
Giorgia Palmas è stata fondamentale per lui. “Io ho le spalle larghe, ma chi ti vuole bene cosa può fare? - racconta - Cosa potevano fare mia madre che si affliggeva o mio padre che si sentiva impotente, Giorgia che si accorgeva che mi rigiravo nel letto o piangevo? Ho voluto essere sincero perché sapevo che avrebbe vissuto con me questa sofferenza e lei mi ha sostenuto”.
Piangeva nel letto per quella che riteneva un’ingiustizia. Filippo Magnini in un momento complicato del suoi percorso ha ceduto alle lacrime. Giorgia Palmas gli è rimasta accanto e gli ha dato la forza, con i famigliari e gli avvocati, di combattere, con fiducia, perseveranza e amore. “La reputo una delle persone più intelligenti che conosca e posso dire che mi ha sempre dato solo consigli corretti”, sottolinea Re Magno.
”Siamo legati da una forte complicità e da un amore che ci rende tutto più semplice”, spiega ancora Magnini parlando della compagna, che spera presto diventi sua moglie. Le nozze sono state rimandate a causa dell’emergenza sanitaria, ma appena sarà possibile i due andranno all’altare. Ora Filippo pensa alla famiglia, ha smesso di piangere devastato nel letto. In futuro non dice di no alla tv: “Mi piacerebbe magari portare sul piccolo schermo un programma sportivo, per dare spazio a tutti gli sport, anche al calcio, ma non solo”.