- Per anni la 46enne non ha confermato il gossip, che ha infiammato la Capitale, ora spiattella tutto
- Il primo incontro ci sarebbe stato nel 2001, poi, però, nel 2005 sarebbe accaduto il ‘misfatto’
Al momento lui rimane in silenzio e difficilmente replicherà. Flavia Vento per anni è rimasta in silenzio sul gossip, adesso spiattella tutto sulle pagine di DiPiù. La showgirl 46enne afferma che Ilary Blasi è stata tradita da Francesco poco prima delle nozze. “Totti stava per sposarsi, ma quella notte ci siamo amati”, confessa, di fatto confermando le voci che per lungo tempo hanno infiammato la Capitale e non solo sullo scottante flirt. E’ la sua verità, anche se il condizionale rimane d’obbligo.
Flavia sul suo silenzio, mantenuto finora, chiarisce: “In tutti questi anni mi sono presa solo insulti, parole irripetibili da parte dei tifosi della Roma e sono stata etichettata come una bugiarda sia da Ilary sia da Francesco, quando da quest’ultimo, in particolare, mi sarei aspettata invece un ringraziamento. Sì, un grazie per essere stata zitta, discreta, un grazie per avere difeso la sua vita e il suo matrimonio, con il mio silenzio e, invece, ecco come sono stata ripagata”.
La Vento al settimanale aggiunge: “Perché la verità è un’altra, ho avuto paura all’inizio, è vero. Per questo, in un primo momento, ho ritrattato e ho cercato di non parlarne più. Poi sono credente e per me il matrimonio è un vincolo sacro, c’erano anche bambini di mezzo, non volevo farli soffrire. Ecco, ho cercato di tutelare tutti, tranne me stessa”.
La prima volta con l’ex capitano della Roma 47enne è stata nel 2001. “Io avevo ventiquattro anni, ero la ragazza sotto il tavolino del programma televisivo Libero, di Teo Mammucari. Francesco aveva venticinque anni, era il capitano della Roma dello scudetto. Ci siamo incontrati in una festa, appena mi ha visto mi ha subito chiesto il numero di telefono”, racconta Flavia.
“Mi chiamò la sera stessa e poi siamo andati a prendere un gelato in Prati, un quartiere elegante di Roma - continua l’ex valletta ‘sotto plexiglass’ - Da quella sera è iniziata una relazione tra noi, una cosa bella, fresca, tra ragazzi. Lui veniva qui a casa mia, ma ho frequentato anche i suoi amici, andavamo a cena a La Villetta, un ristorante che ama, nei pressi del centro. Andavo anche allo stadio, tifavo. Quello poi, le dicevo, per la Roma è stato un anno magico. A Francesco ripetevo: ‘Hai visto, ti porto fortuna’. Lui rideva, mi abbracciava. E’ stato tutto bellissimo”.
Poi, a distanza, arriva il loro secondo incontro, nel 2005 (lo sportivo e la Blasi sono andati all’altare il 19 giugno 2005, ndr), un breve ritorno di fiamma, stando alle parole di Flavia. “Fu un incontro casuale. Eravamo in un ristorante a Trastevere. Io a un tavolo con alcuni amici, lui a un altro. Questo lo ha scritto anche Francesco nel suo libro, ma non ha raccontato il resto. Appena ci siamo visti, ci brillavano gli occhi, come se avessimo ritrovato l’intesa, si capiva dal modo in cui ci guardavamo che desideravamo stare insieme. Sapevo che stava per sposarsi, ne parlavano tutti i giornali. Ma, in quel momento, non eravamo razionali, parlava il cuore”, dice.
“Appena usciti, siamo andati a casa mia - confessa la Vento - Quella notte ci siamo amati, è stato molto bello. Tra noi c’era un’alchimia fisica e mentale molto forte. Poi lui ha detto che non poteva dormire da me e ci siamo salutati con dolcezza”.
Flavia Vento è rimasta scottata da quella situazione. “Ero convinta che non sarebbe finita lì, che Francesco sarebbe stato in crisi all’idea di sposarsi. Era troppo forte quello che avevamo vissuto. Almeno da parte mia. Invece non mi è arrivato neanche un messaggio e anche io, ferita, non l’ho più cercato. Mi sono sentita usata, non me lo meritavo, ma ho mantenuto il silenzio per tutti questi anni”, conclude amara.