- L’attrice 37enne parla di Rania, 6 anni, avuta dal compagno Stefano Rosso
- Nessun flirt con Can Yaman, con cui recita: è ancora felicemente legata al 43enne
Francesca Chillemi torna in tv con l’attesissima serie Viola come il mare, da domani, venerdì 30 settembre, in prima serata su Canale 5. L’attrice 37enne è la protagonista insieme a Can Yaman, con cui è stata molto in sintonia sul set: nessun flirt, però, con l’attore turco, come si vociferava. La siciliana è ancora felicemente legata a Stefano Rosso, imprenditore 43enne, figlio di Renzo Rosso, da cui ha avuto Rania, 6 anni. A Grazia racconta come l’abbia cambiata la maternità.
“Sono diventata più consapevole. Dal primo giorno. Quando è nata Rania, sei anni fa, non volevo stare sola la prima notte in ospedale. Sentivo un grande, e nuovo, senso di responsabilità. Quella sera ho realizzato che avrei potuto condividere questa responsabilità con il papà della bimba, insomma, ho capito che ero fortunata. E che ci sono donne che non possono farlo e crescono i figli da sole. A loro va tutta la mia solidarietà. In quel momento mi sono sentita più forte di quanto fossi prima. Un senso di forza che dura ancora oggi. E poi sono cambiata a livello emotivo”, confessa la Chillemi.
Francesca chiarisce ancora: “Sono emotivamente appagata dalla mia bambina, mi sembra di amarla più di me stessa. Certo, come per tutte le madri che lavorano, sono arrivati anche i sensi di colpa per quando non sono con lei. Fino a quando ha avuto 5 anni ha viaggiato con me, seguendo il mio lavoro, ma ora, con la scuola, la sua stabilità è importante e le mie scelte devono considerare anche questo. Privilegio progetti che mi fanno stare più vicina a casa. E se non riesco, nel tempo libero dal lavoro raggiungo subito mia figlia, che ha un padre eccezionale. Con lui, patto di ferro: insieme con Rania ci dev’essere sempre almeno un genitore”.
L’ex Miss Italia con Rosso è in sintonia. Lui lavora nel mondo della moda, lei non gli dà consigli: “Lui ha incarichi più gestionali che creativi nell’azienda di famiglia (la multinazionale Diesel, ndr), campi in cui non sono ferrata: sarei presuntuosa a dargli consigli. Però vestiti e accessori mi piacciono, amo sentirmi a mio agio negli abiti che scelgo, molto più che ‘seguire’ la moda. Di solito punto su un sicuro stile monocolore; a volte, però, oso tinte forti. Mi capita di fare abbinamenti spericolati. E lui mi dice, vago: ‘Sei sicura?’. Io capisco subito: ho indossato un colore che cozza con un altro”.