- L’attrice 38enne ha conquistato il titolo nel 2003, da allora ha voluto farsi conoscere “per chi sono veramente”
- “Dopo il concorso, mi volevano solo per l’aspetto estetico. Ho iniziato a sentirmi stretta…”
Francesca Chillemi ora è pienamente soddisfatta della sua vita e della sua carriera. Attrice di fiction di successo, come Che Dio ci aiuti e Viola come il mare, la siciliana 38enne a Sette racconta dell’etichetta di Miss Italia difficile da scrollarsi da dosso. “Mi hanno fatto pensare di essere solo bella”, confessa. Ha conquistato il titolo nel 2003, aveva 18 anni e quasi due mesi.
“Se non ti crei da sola delle opportunità hai già deciso la tua fine”, sottolinea Francesca. Lei ha deciso quale fosse la sua: “Volermi conoscere per chi sono veramente, non per quello che mi hanno fatto pensare di essere negli anni”. Le si domanda, quindi, cosa le abbiano fatto pensare le persone con cui veniva in contatto professionalmente. La Chillemi lo dice senza problemi: “Di essere solo bella. Quella ero. Molti hanno visto soltanto l’etichetta Miss Italia. Dopo il concorso, mi volevano solo per l’aspetto estetico. Ho iniziato a sentirmi stretta in quella situazione. Poi ho capito che la cosa più giusta da fare era lavorare sulla considerazione che avevo di me. Ora i giudizi non mi feriscono più”.
Nonostante il fisico affusolato e perfetto, sul rapporto col corpo Francesca chiarisce: “Prima del 2003 non mi ero mai messa a dieta poi ne ho iniziate diverse. Le provavo tutte. Alcune erano super drastiche, mi portavano degli scompensi tremendi. Volevo essere più magra. Però sono sempre stata anche una buongustaia. Oggi ho trovato il mio modo di mangiare, seguo un’alimentazione corretta”.
Miss Italia è stata una conquista, ma anche un fardello. Però è grata di aver vinto: “Da quell’ombra non mi voglio scollare. Per me è stata un’opportunità e non posso rinnegarla. Con Miss Italia ho ottenuto in un giorno la mia indipendenza economica. Mi ha permesso di entrare nel mondo del cinema e dello spettacolo. Sennò come potevo lasciare la Sicilia? Volevo la mia libertà e me la sono presa”.
Mamma di Rania, 8 anni, non mai la figlia sui social. La Chillemi precisa: “Perché è sbagliato. Non giudico chi espone i bambini online, io voglio che sia mia figlia a decidere se un domani voglia essere riconoscibile oppure no. Non può dipendere da me. Potrei anche chiedere direttamente a lei l’autorizzazione per mettere sue foto o video in Rete, ma come potrebbe darmi una risposta consapevole a 8 anni?”.