Francesca Neri, cicatrici sulle labbra per rimediare al silicone: 'Me le sono fatte aprire per...'

Francesca Neri ora ha cicatrici sulle splendide labbra. I segni che porta sulla sua pelle sono arrivati per rimediare al silicone. “Me le sono fatte aprire”, rivela a Oggi, nella sua lunga intervista in cui parla della sua malattia, la cistite interstiziale cronica, e di come la lunga sofferenza l’abbia cambiata. L’attrice 57enne ha detto basta ai ritocchini, ha scelto di avere una bellezza tutta naturale.

Francesca Neri, cicatrici sulle labbra per rimediare al silicone: 'Me le sono fatte aprire per...'
Francesca Neri, cicatrici sulle labbra per rimediare al silicone: 'Me le sono fatte aprire per...'

Racconta ogni cosa nel suo libro, “Come carne viva”, edito da Rizzoli. “Scrivere è stata una terapia”, confessa. Francesca Neri, vivendo il dolore e rinascendo, pian piano, adattandosi alla patologia che per anni l’ha portata a isolarsi, ha eliminato dal suo meraviglioso viso tutto quel che era ‘artificiale’. “Queste sono le mie labbra, con tante cicatrici - spiega - Me le sono fatte aprire per eliminare le palline di silicone. Oggi mi curo da dentro, avendo capito quanto sono importanti la prevenzione e il regime di vita sano”.

La Neri nel suo libro scrive: “Ho paura d’invecchiare ma non di morire”. Qualche vizio vuole comunque concederselo: “Però no toglietemi le sigarette e qualche bicchiere di vino rosso”. A causa della malattia ha pensato di farla finita: “E’ durato non più di cinque secondi, ma avevo perso la lucidità. In realtà ho sempre saputo che se c’era una possibilità di guarire, io l’avrei trovata. Oggi mi curo con il d-mannosio, che preserva la mucosa da eventuali batteri capaci di infiammarla, e una serie di sostanze naturali che aiutano a cicatrizzare le ferite della vescica”.

L'attrice 57enne prima le aveva aumentate con il classico ritocchino estetico

Il marito, Claudio Amendola, 58 anni, le è rimasto accanto nonostante lei lo invitasse ad andare e l’ha salvata. Ha rischiato di perdere il rapporto con Rocco, il figlio 22enne, poi però si sono riavvicinati. Sono stati 5 anni durissimi.

“Il messaggio è che si può cadere fino in fondo, perché io in fondo sono caduta, ma si può anche risalire. Oggi non sarei la persona che sono se non avessi vissuto questi cinque anni. Bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo, perché se non lo fai il corpo ti costringe a fermarti. Ora conosco i miei limiti e, paradossalmente, rinunciare a qualcosa che per me è nocivo mi restituisce la libertà", afferma l'artista.