Ha messo al mondo lo scorso 3 maggio all'Ospedale Niguarda di Milano Nina e Cloe. Francesca Vecchioni, figlia 37enne del cantautore Roberto, con la compagna Alessandra Brogno, 42 anni, ha deciso di diventare madre con la fecondazione eterologa.
Le due donne sono una coppia da 5 anni e il desiderio della cicogna, condiviso, si è realizzato. "Voglio rendere pubblica la mia storia per dimostrare che la famiglia nasce da un'unione sentimentale onesta e profonda che prescinde dal sesso dei suoi componenti - ha confessato Francesca a Oggi - L'omosessualità non è una malattia, Nè una devianza. Alessandra e io ci amiamo, abbiamo due figlie e vorremmo che fossero tutelate attraverso l'affermazione dei nostri diritti. È assurdo che, per esempio, nel caso io venissi a mancare la mia compagna per la legge italiana sarebbe una perfetta estranea rispetto alle bambine, le quali sarebbero le prime vittime di una situazione ingiusta". "La famiglia esiste dove c'è l'amore - ha spiegato Alessandra - Alla nascita delle nostre bambine, mentre il mio sguardo si incrociava con quello di Francesca, ho provato l'emozione più forte della mia vita, quasi partorissi anch'io. Adesso voglio soltanto che Nina e Cloe crescano serene, possibilmente in un contesto familiare riconosciuto dal diritto, oltre che dalle ragioni dei nostri cuori".
Entrambe sono socie dell'associazione Famiglie Arcobaleno che tutela le coppie omosessuali e i loro figli. Alla voglia di concepire sono arrivate con un percorso ragionato, ma in cui il cuore è stato fondamentale, appoggiate dalle loro famiglie in toto. "In Italia la fecondazione eterologa è proibita, quindi io e Alessandra siamo andate in Olanda dove nessuno si è meravigliato per la nostra unione, trovando strano solo il fatto che non fossimo sposate. Abbiamo scelto l’Olanda perché in questo Paese la donazione è considerata un servizio sociale. Chi dona il seme lo fa gratuitamente e non può restare nell’anonimato. Se le nostre figlie vorranno, al compimento del sedicesimo anno potranno conoscere il loro padre biologico", ha raccontato Francesca. Le bimbe sono nate premature con parto cesareo. Tutti le sono stati accanto. Lei si è goduta la gioia riflessa pure negli occhi di Alessandra: "Nina e Cloe ci chiameranno semplicemente mamma Fra e mamma Ale". Suo padre Roberto Vecchioni è un nonno contento. Francesca, per veder realizzati tutti i sogni, spera: "Spero tanto che un giorno potremo sposarci. Potremmo farlo subito, a New York o a Oslo, dove il matrimonio omosessuale è consentito anche alle coppie non residenti. Ma io e Alessandra vogliamo sposarci in Italia. Ormai di famiglie come la nostra ce ne sono tante e non possono essere ignorate”.